E' venerabile il vescovo di Pompei che fu parroco di Santa Teresa a Benevento Chiesa Cattolica

Mons. Francesco Saverio Toppi, francescano esemplare, pastore generoso, innamorato della Trinità e della Madonna, amato dai fedeli, dotto e santo insieme, figlio spirituale di Padre Pio, amico di Chiara Lubich, parroco e assistente di Azione Cattolica in Benevento, professore di storia ecclesiastica, Arcivescovo di Pompei è venerabile e molto presto lo vedremo Beato nella Chiesa di Dio che ha servito, amato, edificato con la sua testimonianza degna di ammirazione.

Il decreto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzato dal Santo Padre, circa le virtù eroiche del Servo di Dio Francesco Saverio Toppi, dell' Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Arcivescovo Prelato di Pompei è del 20 gennaio 2022. Sono passati circa 15 anni dalla sua morte ( Brusciano 26 giugno 1925 - Nola 2 aprile 2007).

La causa di beatificazione e canonizzazione fu avviata il 2 aprile 2014 e conclusa il 13 ottobre 2016. Nacque da Francesco Toppi ed Elisabetta Di Maio, contadini, timorati di Dio, quinto di nove figli, battezzato col nome di Vincenzo il 28 giugno 1925 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie. Si accostò alla Prima Comunione il 4 giugno 1931. A 6 anni comincia a frequentare la scuola elementare, si distingue per la prodigiosa memoria e la vivida intelligenza. Vivacissimo , sin da da bambino dice di volersi fare “monaco “, sceglie la casa di San Francesco perché quello dei Cappuccini è un Ordine estremamente povero.

A 11 anni, il 19 ottobre 1936 entra nel Seminario serafico di Sant’Agnello di Sorrento ma passa prima per il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei per consegnarsi interamente alle mani della Santa Vergine, mite e timido forgia il suo carattere con la forza dello Spirito, il 30 agosto 1938 riceve in Napoli il Sacramento della Cresima, dal 1938 al 1940 è nel convento di Pozzuoli per il ginnasio, poi nel convento di Apice, il 2 ottobre 1940 a 15 anni di età inizia il noviziato col nuovo nome di Fra Francesco Saverio da Brusciano, impara l’arte della preghiera e della meditazione, sceglie per modelli San Francesco e Santa Teresa di Lisieux, il 4 ottobre 1941 emette i voti di obbedienza, povertà, castità ad Arienzo, frequenta il liceo classico ad Avellino a partire dal 1941, il 4 settembre a causa dei bombardamenti sulla città rientra in famiglia, nel novembre 1943 è nel convento di Nola ove il 7 luglio 1943 fa la professione solenne, ove rimane per lo studio della teologia fino al 1948.

Fervente , volitivo, fedele impegnato fino all’eroismo, raccolto, diligente, sicuro punto di riferimento culturale e spirituale per i compagni, ammirato e stimato da formatori e docenti dopo i 4 ordini minori e il suddiaconato, il 20 dicembre 1947 diventa diacono e a 23 anni d’età, il 29 giugno 1948, Padre Toppi viene ordinato sacerdote da Mons. Camerlengo nel Duomo di Nola. A Roma, presso l’Università Gregoriana, dal 1948 al 1951 studia storia ecclesiastica e il 20 giugno 1951 consegue la laurea e poi il diploma in Biblioteconomia e Archivistica presso il Vaticano.

Incontra Padre Pio. Insegna ai chierici ed il 5 novembre 1952 viene trasferito a Benevento in via Diomede 7 come parroco di Santa Teresa, poi come parroco, superiore e assistente dei giovani di Azione Cattolica, invita Ilario Gallucci a lasciare gli studi in medicina e Luigi Caturano a lasciare gli studi in matematica e questi diventano ottimi sacerdoti per la Chiesa beneventana. Conquista con i suoi carismi i chierici del Seminario Regionale Pio XI, molti sacerdoti e laici impegnati. Sono con lui a Benevento padre Lucio, padre Serafino, padre Federico ed il cuoco fra Nicola.

Rimane a Benevento per 4 anni fino al 18 settembre 1956. Viene eletto definitore provinciale , ministro provinciale nel 1957, incoraggia la costruzione della chiesa Sacro Cuore di Benevento, apre una missione in Brasile, nel 1971 il Ministro Generale lo nomina provinciale dei Cappuccini di Palermo, nel 1976 in Roma viene eletto definitore generale. Ritorna a Nola, predica, confessa, guida tante anime, il 13 ottobre 1990 San Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo di Pompei dove rimane 10 anni. Il 13 aprile 1997 chiude la missione mariana nella parrocchia di San Gennaro in Benevento, si reca di sovente presso le suore di Pietradefusi. Il Signore lo arricchisce con molti doni mistici : levitazione, estasi, scrutazione dei cuori.

Lascia 55 scritti sul Rosario, 24 messaggi pastorali, discorsi e preghiere. Prega e scrive. Il 7 aprile 2001 conclude il suo compito in Pompei, nel 2004 raggiunge l’infermeria dei Cappuccini di Nola perché malato di Parkinson, muore il 2 aprile 2007. Chiede di essere sepolto nella Cripta del Santuario di Pompei : “Per fare da piedistallo sotterraneo al trono di Maria”. È autore di molte pubblicazioni e di un corposo diario fonte di molte informazioni.

PASQUALE MARIA MAINOLFI