Il Sigillo dell'Armonia nell'uomo della Sindone Chiesa Cattolica

Nei giorni della segregazione forzata a motivo della pandemia ho molto più tempo da dedicare alla preghiera, allo studio e alla riflessione.

Dedico perciò una speciale attenzione alla pubblicazione realizzata recentemente da Antonio Ausania “La Sindone e la sezione aurea. Sigillo dell’armonia!” Antonio viene da una famiglia avellinese vissuta sotto la guida energica e magistrale dello stimmatizzato sannita San Pio da Pietrelcina, si è laureato in medicina e chirurgia, primario ospedaliero in ostetricia e ginecologia, attivissimo in Azione Cattolica con ruoli dirigenziali, appassionato di storia e di arte, assiduo ricercatore con l’hobby della scultura, profondamente religioso e praticante, titolare di un simpatico equilibrio e di quell’ “italicum acetum” che a partire da Plauto caratterizza soprattutto la commedia italiana.

Nell’opera edita nel 2019 da Scuderi editrice, 63 pagine, raffinata ed elegante veste tipografica, pregiato corredo fotografico, prefazione del cardinale José Saraiva Martins, Antonio Ausania, che conosce a meraviglia l’arte dello scrivere e del narrare con ponderato equilibrio, senza sbavature ed eccessi verbali, attrezzato di uno straordinario senso della misura, conquista e trascina il lettore attraverso un intenso viaggio storico-scientifico da cui emerge il Volto di Cristo e la proporzione della divina bellezza, con una comparazione originalissima tra il Lenzuolo sindonico e la Tilma di Guadalupe.

Il medico e studioso Ausania traccia efficacemente le linee storiche, scientifiche e iconografiche che definiscono l’arcana e affascinate immagine del Signore morto e risorto che si intravede nella trama del lenzuolo che avvolse il Corpo santo deposto dalla Croce. L’analisi precisa e metodica dell’indagine scientifica emerge con incantevole dinamismo. La pubblicazione agile e rigorosa diventa canto corale alla Divina Bellezza.

Il volume si divide in due parti: un bilancio degli studi sindonici e una proposta originalissima e convincente dell’armoniosa perfezione che risplende in Gesù e Maria, ancorandola a quella formula matematica, la sezione aurea o divina perfezione, che costituisce la base scientifica della Bellezza. Confesso che pur avendo lungamente studiato il Mistero della Sindone, mai avevo riscontrato una riflessione così fondata, mirabile e singolare. Sono perciò molto grato all’amico Antonio per questa scoperta unica e coinvolgente che accolgo come farmaco salutare in questa durissima Quaresima che approda oramai alla Pasqua di Resurrezione.

Antonio Ausania dimostra in questa indagine rigorosa di amare la storia, la scienza, la bellezza e soprattutto Dio fatto uomo che di tutte queste epifanie è sintesi armonica e mirabile. L’incredibile reperto sindonico giunge a noi attraverso un itinerario complesso e mostra anche nel presente di avere ancora molto da insegnarci. L’autore passa in rassegna le fonti storiche su Gesù, descrive la Sindone, ricostruisce le vicende storiche che hanno accompagnato lo straordinario reperto fino a noi, descrive le indagini effettuate ed i reperti connessi (pollini, monete, iscrizioni), esamina e smonta le obiezioni più rilevanti come l’esame al carbonio - 14 del 1988, racconta con ammirazione il Verbo fatto carne di cui la Sindone reca fedelmente i segni della sua passione e morte rivelandoci “il Volto dei volti” dell’amato Signore, “il più bello tra i figli degli uomini”, indaga sul Volto di Cristo nella tradizione e soprattutto nell’arte iconografica, approda infine con intuizioni folgoranti e ampiamente dimostrate sotto il profilo scientifico al Volto di Cristo e la proporzione divina passando in rassegna “la costante di Fidia” dove la percezione della bellezza diventa elemento universale di comunicazione capace di generare una salutare sensazione di benessere.

La bellezza del volto risponde a determinati canoni ed è indissolubilmente legata ad un rapporto matematico che fa riferimento ad un numero costante. Questo rapporto, noto fin dai tempi antichi, è definito “costante di Fidia”, in omaggio al famoso scultore e architetto greco. Ausania coglie con “intelligenza d’amore” sconcertanti aspetti che legano la Sindone di Torino alla Tilma di Guadalupe. La sezione aurea rappresenta il rapporto tra due lunghezze disuguali dove la maggiore è media proporzionale tra la minore e la somma delle due.

Le scienze matematiche dimostrano che su questo rapporto è possibile costruire una serie infinita di forme e strutture tutte connotate da una sorprendente bellezza (la bellezza mozzafiato di un fiocco di neve visto al microscopio, l’elegante disposizione dei petali di una rosa, la disposizione rigorosa delle squame delle pigne), ma solo un osservatore “attento” coglierà il rapporto che accomuna tutti questi oggetti con la divina proporzione.

Il rettangolo aureo da cui si sviluppa una spirale logaritmica, la piramide di Cheope, l’Arca dell’alleanza nel Tempio di Gerusalemme, l’Altare ebraico, il Partenope, l’Arco di Traiano di Benevento, la Cattedrale di Notre Dame, il Duomo di Milano, i dipinti di Giotto e di Raffaello, la Gioconda e l’Uomo di Vitruvio di Leonardo, partono dalla sezione aurea e narrano la divina proporzione.

Giustamente il riproporsi in natura e in tutto l’universo di questa proporzione è stato definito “la firma di Dio”. Attraverso misurazioni e utilizzando programmi di grafica ingegneristica il nostro Antonio Ausania fa emergere una stupefacente realtà: il Volto sindonico è perfettamente inserito in un rettangolo aureo e rispecchia i canoni della divina proporzione. Il Volto mariano della Tilma di Guadalupe rivela la stessa divina proporzione. Il risultato mirabile dell’indagine sul Volto di Gesù e sul Volto dell’Immacolata stupisce e commuove.

PASQUALE MARIA MAINOLFI