Trent'anni fa la storica visita di Papa Wojtyla Chiesa Cattolica

Un fugace e rapido viaggio nella memoria aiuta a cogliere più facilmente la storia unica di Benevento e il suo speciale rapporto con la Città Eterna, sede del Romano Pontefice.

La sconfitta dei Romani ad opera dei Sanniti nel 321 a.C., la vittoria di Roma su Pirro nel 275 a.C. e la battaglia tra Carlo D’Angiò e Manfredi di Svevia “in co del ponte presso a Benevento” (Dante, Canto III del Purgatorio).

Benevento, regina del Sannio, l’influsso osco-sannita, colonia romana, il passaggio della via Appia, regina delle strade verso l’Oriente, la via traiana, edifici e monumenti prestigiosi come l’Arco di Traiano del 114 d.C., il Teatro Romano realizzato da Adriano, il Ponte Leproso, il culto alla dea Iside con Domiziano, statue egizie, l’obelisco di piazza Papiniano, il bue apis in viale San Lorenzo, dopo la Caduta dell’impero romano la dominazione longobarda, Principato con Arechi II nel 744, la Chiesa di Santa Sofia con il chiostro e l’abbazia benedettina, lo scriptorium con la scrittura beneventana e il Canto beneventano, la moglie del duca Romualdo, Teodorata, con la conversione dei longobardi al cattolicesimo, la presenza di angioini, aragonesi, barbari e francesi, fino al lungo dominio dello Stato pontificio, un feeling ben saldo, durato 800 anni, fino al 1860, quando Benevento, occupata da Garibaldi, è annessa al regno d’Italia. Ultimo rappresentante pontificio è Odoardo Agnelli, che lascia il castello il 3 settembre 1860. Dal marzo 1838 al luglio 1841 abita la Rocca dei Rettori come delegato pontificio Gioacchino Pecci, futuro Leone XIII, il papa della Rerum novarum, enciclica alla quale collabora il dotto Cardinale gesuita Camillo Mazzella di Vitulano (1833-1900). Tanti monumenti raccontano l’intreccio di epoche storiche: Palazzo dei governatori pontifici del 1321, Palazzo Paolo V di fine sec. XVI, Basilica di San Bartolomeo del 1729 con le reliquie dell’Apostolo patrono, Villa dei Papi, già residenza pontificia costruita nel 1696 dal Cardinale Orsini, Arcivescovo di Benevento dal 1686 al 1730 che, pur eletto Papa col nome di Benedetto XIII, conserva, attraverso un suo vicario, il governo della Chiesa beneventana, la Cattedrale del VII sec., arricchita nel XIII sec. di una nuova facciata, campanile e la monumentale Janua Major, massimo capolavoro romanico nell’Italia Meridionale, con 72 pannelli di cui 43 raffigurano la vita di Cristo e 25 raffigurano l’Arcivescovo metropolita di Benevento in trono, con il camauro sul capo, ed i suoi 24 vescovi suffraganei della Provincia Ecclesiastica Beneventana che nel passato estendeva i suoi ampi confini anche nel Molise e nella Puglia, fino al Lago di Lesina.

Capitale della santità è Benevento con un numero enorme di martiri, santi e beati tra vescovi, sacerdoti e laici, da San Gennaro a San Pio.

Un forte spessore spirituale è ancora presente nella realtà beneventana, per lungo tempo enclave pontificia.

La visita pastorale di Giovanni Paolo II, il 2 luglio 1990, esattamente 30 anni fa, è la conferma di questo speciale feeling spirituale che unisce la Città di Benevento ai Papi.

La gloriosa Chiesa beneventana ha donato al mondo ben quattro Papi: Felice IV, al secolo Felice Fimbrio (526-530); Vittore III (1086-1087); Gregorio VIII, al secolo Alberto de Morra (Papa nel 1187 per soli 57 giorni, dal 21 ottobre al 17 dicembre) e Paolo IV, al secolo Giovanni Pietro Carafa, natio di Sant’Angelo a Scala (1555-1559). Due Cardinali, Arcivescovi di Benevento, sono saliti al soglio pontificio: il romano Alessandro Farnese, Arcivescovo dal 1514 al 1521, divenuto pontefice col nome di Paolo III, dal 1534 al 1549, ed il pugliese Vincenzo Maria Orsini, Arcivescovo di Benevento dal 1686 al 1730, Pontefice dal 29 maggio 1724 fino al giorno della sua morte il 21 febbraio 1730, col nome di Benedetto XIII, che conservò la carica di Arcivescovo di Benevento e compì da Papa due visite pastorali in città: dal 31 marzo al 14 maggio 1727 e dal 5 aprile al 24 maggio 1729. Ma a Benevento vennero in visita anche Pio IX nel 1849 e Alessandro III, durante il suo pontificato (1159-1181).

Il 18 maggio di questo 2020 ricorreva il Centenario della nascita di Karol Wojtyla ed il 2 luglio 2020 il trentesimo anniversario della storica e indimenticabile visita che il Santo Pontefice polacco fece a Benevento, venerando la Madonna delle Grazie e inaugurando il nuovo Seminario che porta il suo nome. Il monumento di Andrea Martini davanti alla Basilica mariana esprime il segno indelebile dello storico evento. Il monumento di Albano Poli sul sagrato della Chiesa di San Gennaro ricorda che, il primo maggio 2011, Benedetto XVI ha elevato “Giovanni Paolo Magno” agli onori degli altari.

PASQUALE MARIA MAINOLFI