4880 assunzioni nel Sannio tra gennaio e marzo 2024 Economia
Le festività natalizie appena concluse lasciano spazio a un inverno che, dopo un po' di timidezza iniziale, sembra prendere finalmente coraggio, mentre gli ultimi panettoni ancora gravitano sugli scaffali delle rimanenze. Per chi vive la realtà delle aree interne, queste settimane di gennaio sono un ponte sospeso tra le gioie del rientro e l'amarezza delle ripartenze. Qualcuno è ancora in città, rallentato da un'influenza imprevista, qualcun'altro è già partito e tornerà all'ombra della dormiente solo a fine marzo per Pasqua. Sono storie del sud, storie di chi parte e di chi resta, solo che chi parte lo fa spesso e raramente per scelta.
Le aree interne soprattutto vivono un flusso turistico inverso: turisti sono diventati gli abitanti delle città stesse, costantemente in bilico sui binari di un treno, a tutte le età, vivendo in un non luogo perpetuo e non lasciando mai davvero la propria terra, tra chi fugge via e chi non può fare altrimenti. La strabordante emorragia di questi territori è una ferita che non si cicatrizza mai, per curarla occorre molta delicatezza: si ha a che fare con la carne viva e, più passa il tempo più sangue scorre via verso strade lontane e fredde, senza mai tornare. Nonostante l'ineludibile criticità della questione, sembrano esserci delle buone notizie.
Il sistema informativo Excelsior è uno strumento di indagine ormai storico delle Camere di Commercio, capace di misurare, a cadenza mensile, il fabbisogno di professionalità e occupazione, al fine di comprendere la domanda di lavoro e al contempo orientare i giovani verso scelte formative consapevoli. È un modo dinamico di sondare costantemente il mondo del lavoro dal punto di vista delle imprese e delle loro esigenze. I dati emersi dal Bollettino mensile del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal e con il supporto delle Camere di Commercio, raccontano di un sensibile aumento in termini di opportunità lavorative sia nella provincia di Benevento che di Avellino.
Solo per il trimestre gennaio-marzo 2024, sono programmate 6410 assunzioni in provincia di Avellino e 4880 in provincia di Benevento. Guardando solo il dato di gennaio le entrate stimate sono 2290 in Irpinia e 1710 nel Sannio. Si registra, quindi, un notevole aumento in termini di opportunità di lavoro in entrambe le province che in valori assoluti è così indicizzabile: +290 ad Avellino e +380 a Benevento. Nel Sannio, delle 1710 assunzioni, il 44% è destinato ad operai specializzati, il 27,2% a impiegati appartenenti alle professioni commerciali e servizi, e il 28,8% a dirigenti e professioni altamente specializzate.
Al fine di ottenere il parere di un esperto su questi recenti dati, abbiamo intervistato Antonello Murru, direttore dell’Azienda Speciale “Valirsannio”, nata con l'accorpamento tra la Camera di Commercio di Avellino e Benevento, che ha tra i propri obiettivi l’attivazione di percorsi di formazione e programmi di promozione a supporto delle imprese e dell'economia del territorio.
«Guardando le ultime rilevazioni si respira ottimismo, essendoci una costante ricerca di nuovi profili professionali sia nel Sannio che in Irpinia. Una tendenza consolidata, su cui si sta lavorando, è però la difficoltà delle imprese nel reperire risorse professionali. Questa situazione sarebbe infatti dovuta al divario esistente tra i profili professionali di cui il mondo delle imprese ha bisogno e i profili professionali che la formazione produce. - afferma Murru - il problema risiederebbe a monte, ovvero nella bassa densità sul territorio di istituti tecnici e di realtà attive nella formazione del lavoratore, dovuta principalmente alla costante migrazione dei giovani verso il nord».
Per quanto riguarda, infatti, i titoli di studio richiesti dalle imprese, il primo è sicuramente il diploma di istruzione secondario, seguito dal diploma professionale. Nello specifico, amministrazione, finanza e marketing, sociosanitario e meccanica, meccatronica ed energia sono le specializzazioni più richieste in Irpinia e nel Sannio.
«Il fenomeno della migrazione verso altre realtà genera una spirale che colpisce molteplici settori: meno giovani vuol dire meno servizi, attività che chiudono, classi che diminuiscono e trasporti sempre meno capillari», conclude il Direttore di Valirsannio, «proprio per contrastare questa pericolosa tendenza, la Camera di Commercio svolge un'azione diretta nell'orientamento dei ragazzi e nel supporto alla nascita di nuove imprese, realizzando percorsi per gli studenti delle scuole superiori per fornire degli strumenti che permettano loro di fare scelte consapevoli, nell'accesso al mondo universitario e al mondo del lavoro. A tal fine è stato recentemente attivato, presso l'ente camerale, uno sportello denominato Nuove imprese, per supportare e incentivare i più giovani che vogliono avviare un'attività autonoma, fornendo percorsi formativi per acquisire le competenze necessarie, nel tentativo di trattenerli nel nostro territorio».
In conclusione, alla luce dei dati del Bollettino mensile restano le piccole imprese ad avere la più ampia prospettiva occupazionale nel periodo considerato, circa il 65% del totale. Si respira ottimismo, queste nuove assunzioni e il lavoro diretto e costante volto a trattenere i giovani nel loro luogo di nascita lasciano ben sperare, rendendo queste settimane di gennaio meno fredde e soprattutto un po' meno amare.
RAFFAELE DE BELLIS