A Benevento due farmacie aperte nei festivi dal 1° febbraio al 30 aprile In primo piano

Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha presieduto stamane il tavolo tecnico sul potenziamento dell’assistenza farmaceutica in città. Hanno partecipato il consigliere delegato alle Politiche sanitarie di Palazzo Mosti Luca De Lipsis, il presidente dell’Ordine dei farmacisti Maurizio Manna, il presidente di Federfarma Tommaso Cusano, il vicepresidente dell’Ordine dei medici Luca Milano e il dirigente Area farmaceutica Asl Vincenzo Del Pizzo.

A partire dal 1° febbraio e fino alla fine di aprile, saranno due le farmacie aperte in città nei giorni festivi. Al termine di questo periodo sperimentale, il tavolo si riaggiornerà per valutare la sussistenza della necessità di raddoppiare il numero delle farmacie aperte. Questa soluzione, per cui ringraziamo l’Ordine dei farmacisti e gli altri soggetti intervenuti al tavolo per il contributo offerto, è un effettivo potenziamento dell’assistenza farmaceutica in città, dopo che durante le festività si erano registrati file e disagi anche a causa del concomitante picco di sindromi respiratorie”, spiegano il sindaco Mastella e il delegato De Lipsis.

La riunione ha affrontato anche la questione del servizio farmaceutico in centro storico e dell’esigenza di salvaguardare prioritariamente il diritto alla salute, anche in presenza di limitazioni alla circolazione veicolare.

Il sindaco ha annunciato l’emanazione di un’ordinanza: “Nei prossimi giorni firmerò un provvedimento in cui specificheremo che l’accessibilità all’assistenza farmaceutica va sempre garantita in presenza di un valido, serio e certificato motivo di salute. Inoltre faciliteremo l’accessibilità al presidio farmaceutico ubicato nei pressi della chiesa di Santa Sofia”, concludono Mastella e De Lipsis.

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti, dottor Maurizio Manna, ha così commentato: “Proficua l’opportunità data dalla presenza al tavolo di tutti gli attori coinvolti nell’assistenza sanitaria locale: oltre alle farmacie anche l’Ordine dei medici e l’ASL.

Assente il presidente Ianniello tanto solerte, ultimamente, sui giornali, nel dispensare le proprie ricette sull’assetto farmaceutico cittadino. E’ intervenuto al suo posto l’autorevole vice presidente dott. Luca Milano; per la ASL il dott. Vincenzo Del Pizzo, capo area del servizio farmaceutico, ed il presidente di Federfarma dott. Tommaso Cusano.

Venendo ai contenuti della riunione, si è ritenuto opportuno cogliere l’occasione per chiedere all’Ordine dei medici di migliorare la reperibilità dei medici di base, soprattutto (ma non solo) nei momenti di emergenza sanitaria, al fine di evitare agli assistiti frustranti file senza ricetta in farmacia e prevenire un inappropriato ricorso al pronto soccorso.

Analogamente si è chiesto alla ASL di potenziare l’attività e la dislocazione delle guardie mediche per coprire in modo più funzionale la continuità assistenziale sul territorio.

Dunque, la rete delle farmacie raddoppia il servizio festivo nei mesi invernali, a maggior copertura del periodo epidemico, con decorrenza dal 1° febbraio e fino al 30 aprile, ma lo fa in via sperimentale contando sull’impegno delle parti coinvolte di potenziare contemporaneamente i servizi medici collegati che la farmacia non può surrogare.

Ma non basta!

Consentito l’accesso alla farmacia di turno in area ZTL per il ritiro delle bombole di ossigeno e di medicinali salvavita con ricetta rilasciata dalla guardia medica o dal medico curante previa certificazione del carattere di urgenza della prescrizione.

Contemporaneo riposizionamento dello stallo a servizio della farmacia sita in piazza S. Sofia nell’adiacente largo di via Stefano Borgia.

Nessun “pressing” da parte di nessuno, ma solo la costruttiva e consueta collaborazione tra istituzioni ha trovato la migliore soluzione possibile ad un problema straordinario inutilmente “strillato” dai tribuni di turno”.

Nei giorni delle polemiche abbiamo preferito interagire, senza clamore, con le Autorità di riferimento (Prefettura, Comune e Asl) abituati, per costume, a rispondere con i fatti alle necessità dell’utenza.

Al di là di strumentalizzazioni, provocazioni e ricostruzioni tendenziose i cittadini sanno di trovare nella farmacia un presidio sempre “aperto” alle loro esigenze.

Le passerelle mediatiche e i “primati di civiltà” li lasciamo volentieri a chi è solo avvezzo ad usare ed abusare delle parole”.