Contro lo smantellamento dell'ospedale de' Liguori la protesta non si ferma In primo piano

Curiamo la vita” e “La salute è un diritto di tutti”. Un diritto alla salute che un gruppo di donne sta difendendo da giorni facendo lo sciopero della fame e incatenandosi dinanzi all’Ospedale Sant’Alfonso Maria dei Liguori”.

La protesta contro l’annunciata chiusura del reparto di Ortopedia, ed anche se da oggi la delibera di chiusura è stata sospesa, le cittadine in presidio temono che tale sospensione sia solo un fumo negli occhi perché in realtà le utenze di Ortopedia sono state trasferite nel reparto di Chirurgia, e sembra che tutte le attrezzature necessarie per gli interventi ortopedici siano state trasferite altrove.

I medici, quindi, non hanno gli strumenti per intervenire.

Alla stessa stregua, denunciano le donne in presidio, non funziona il Pronto Soccorso, per cui non è possibile effettuare un primo intervento di soccorso.

Non possiamo essere presi ancora in giro, non possono negarci il diritto alla salute solo perché siamo per la maggior parte degli agricoltori. Basta con le passerelle dei politici, basta essere vittime di giochi di potere e di interessi politici. Siamo stanchi di parole, vogliamo che il nostro ospedale sia funzionante perché è importante per il territorio. Basta con le parole, vogliamo i fatti”.

LUCIA DE NISI