Eccellente preludio di Benevento Città Spettacolo al Teatro Romano In primo piano

Nell'incantevole quinta scenografica del Teatro Romano di Benevento si e' tenuta la riuscita serata inaugurale della XXXVI edizione del Festival settembrino Citta' Spettacolo, denominato: “Miti, eroi e gente comune” e l'evento non ha tradito le attese della vigilia.

Il Gran Galà - Lirico Sinfonico ha celebrato il grande compositore Giuseppe Verdi, autore di opere immortali. “Il Genio Amato: Giuseppe Verdi raccontato dalle donne”, è stato il filo conduttore di una splendido percorso musicale reso stupefacente dai testi scelti, per descrivere il Maestro nella sfera privata.

Mancano pochi minuti all’inizio si accordano prima le due arpe, poi l’oboe dà il la ed il primo violino di spalla lo riceve e a sua volta giunge a tutti gli archi e ai fiati dell’orchestra. La cavea del teatro è occupata dall’orchestra “Nicola Sala”, sul palco si dispongono i due cori rispettivamente quello del Conservatorio di Benevento, diretti dai Maestri Adriana Accardo, Antonio Caporaso, Rossella Vendemia e l’altro Dauno “U. Giordano” di Foggia” da Luciano Rosario Fiore.

L’orchestra del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento è diretta magnificamente dal M° Francesco Ivan Ciampa. Viene eseguita la cantata scenica di Carl Off Carmina Burana,“Fortuna Imperatrix Mundi”, un genere di musica medievale e colta. Al termine del brano e di quelli successivi la voce recitante di Pacifica Russo, racconta le donne di Verdi: Giuseppina Strepponi e Teresa Stolz, due personalità che mostrano alcuni aspetti inediti della vita del compositore di Roncole di Busseto.

In scaletta dal Nabucco la “Sinfonia”, “Gli arredi festivi”, “Va pensiero”, da Attila “Sinfonia”, dalla Traviata “Coro delle zingarelle e Mattadori”, dal Trovatore “Vedi le notturne e fosche spoglie”, dall’Aida “Gloria d’Egitto”. Per l’esecuzione della Marcia Trionfale dell’Aida le sei trombe sono state divise e hanno emesso gli inconfondibili squilli da due parti opposte del Teatro Romano.

Scroscianti ed interminabili gli applausi per l’orchestra e per i cori, la risonanza acustica dei suoni e delle voci perfettamente si è propagata all’interno della maestosa opera dei Romani, deliziando il pubblico nelle gradinate.

Il bis è stato gradito e richiesto, è stata eseguita una breve composizione, tratta dalla “Turandot” di Giacomo Puccini. La regia di Pacifica Artuso, docente di arte scenica è stata impeccabile.

L’evento è stato possibile con la sinergia della Soprintendenza Archeologia della Campania, dell’assessore alla Cultura di Benevento Raffaele Del Vecchio, del sindaco della città capoluogo Fausto Pepe, del direttore del Conservatorio di Benevento Giuseppe Ilario e del presidente della valente istituzione musicale Caterina Meglio.

L’unica nota dolente le assenze del primo cittadino, dei consiglieri comunali, dei parlamentari sanniti.

NICOLA MASTROCINQUE

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