L'on. Costantino Boffa aderisce al referendum per la modifica della legge elettorale In primo piano

Il superamento del porcellum rappresenta una condizione imprescindibile se si vuole davvero ricostruire quel rapporto fiduciario tra cittadinanza e rappresentanza politica necessario per rafforzare il tessuto democratico del nostro Paese. E’ in virtù di questa consapevolezza che ho deciso di sottoscrivere il referendum per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale”, così l’on. Costantino Boffa ha annunciato la propria adesione al referendum elettorale che, abrogando la legge Calderoli del 2005, prevede il ritorno al mattarellum.

I cittadini hanno il diritto di scegliere i propri rappresentanti nelle aule parlamentari ed eventualmente di punirli alle successive tornate elettorali privandoli del proprio consenso qualora il loro impegno non risultasse rispondente alle aspettative - ha aggiunto il deputato democratico -. Certo, la via parlamentare per la modifica del sistema elettorale è sicuramente preferibile ma con l’avvicinarsi delle prossime elezioni politiche è assolutamente doveroso ristabilire quelle condizioni minime di agibilità politica e democratica che la legge elettorale vigente non è in grado di garantire. La proposta referendaria può rivelarsi inoltre utile a rilanciare in sede istituzionale una discussione seria e concreta riguardo il sistema di elezione di Camera e Senato che meglio si adatta alla storia e alla cultura politica del Paese”.

D’altronde - ha specificato - già in Parlamento sono tra i presentatori, insieme ad altri cento deputati, di una proposta di legge, già avanzata nella trascorsa legislatura e ripresentata nel maggio del 2009, che mira a raggiungere lo stesso risultato che oggi ci propongono i promotori del referendum: l’abrogazione delle norme che regolano l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e il ripristino del cosiddetto mattarellum. Con questo sistema elettorale, infatti, si garantisce il diritto ai cittadini di eleggere il proprio parlamentare territoriale e la giusta rappresentanza a quelle forze politiche in grado di superare la soglia di sbarramento del 4%. Con la legge elettorale vigente, invece, si delega ai partiti la scelta dei deputati e dei senatori da eleggere e si consente, tramite l’appartenenza ad una coalizione, l’accesso in Parlamento anche a forze politiche con capacità di attrarre consensi pari all’1 o 2%”.

Occorre restituire credibilità e solidità alla nostra democrazia - ha concluso l’on. Boffa - Per questo, pur conservando la speranza che il Parlamento faccia la sua parte ridando ai cittadini la possibilità di votare con una legge elettorale degna di una democrazia occidentale, ritengo sia un dovere civico fare tutto il possibile affinché, in vista delle prossime elezioni, sia completamente scongiurato il rischio di presentare alla popolazione italiana nuovamente delle liste bloccate semplicemente da ratificare”.

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