Marsicano (Api): Ci opporremo con ogni mezzo democratico alla cancellazione della Provincia In primo piano

Il segretario provinciale dell'Api, Giuseppe Marsicano, è intervenuto con una nota sulla vicenda che sta tenendo banco in queste torride giornate ferragostane: la soppressione dell'Ente Provinciale sannita, in quanto “reo” - secondo l'ultima manovra finanziaria - di non raggiungere quota 300mila con i suoi abitanti.

Marsicano, inoltre, va al di là del dato locale commentando negativamente anche altri aspetti della manovra da 45,5 miliardi di euro varata lo scorso 12 agosto, quella per cui, lo ricordiamo, il presidente del Consiglio Berlusconi ha dichiarato: “E' stato inevitabile mettere le mani nelle tasche degli Italiani, ma il cuore gronda sangue”.

Ecco si seguito quanto scrive:

La segreteria provinciale di Alleanza per l’Italia, si opporrà con ogni mezzo ed azione democratica, alla ipotizzata cancellazione per decreto della Provincia di Benevento, la cui efficiente tradizione politico culturale ed istituzionale, e’ rappresentata dalle tante attività intraprese e dai risultati raggiunti, a fianco dei cittadini e del territorio, per fronteggiare la marginalizzazione rispetto alle città metropolitane e alle aree costiere.

La segreteria e’ sin da subito disponibile, con il coordinamento delle altre forze politiche ed istituzionali, ad intraprendere unitariamente le giuste misure al fine di scongiurare l’ipotetica cancellazione prima culturale, ma non ultima quella di colmare il minimo differenziale di 13.000 residenti per raggiungere la soglia dei 300.000 abitanti.

Rispetto alla manovra nel suo complesso, si contesta l’ennesima aggressione nei confronti dei redditi medio bassi e del pubblico impiego, tagliando i costi dei consiglieri comunali dei piccoli comuni, la cui entrata è rappresentata da pochi gettoni di presenza riferiti alla partecipazione ai consigli comunali.

Restano stranamente intatte le misure atte a combattere efficacemente la lotta all’evasione fiscale, laddove si sentono medie di dichiarazione di reddito, laddove il datore di lavoro, professionista o imprenditore, dichiara meno dei suoi o del suo dipendente.

Le liberalizzazioni restano al palo, a fronte dei tanti giovani che chiedono di entrare nel mondo del lavoro, rimanendo imperturbabilmente salvaguardate alcune attività e professioni, con un eccessivo protezionismo unico in Italia, che già più volte l’antitrust e l’Europa ha contestato.

La segreteria provinciale, rappresenterà ai suoi organismi regionali e nazionali, le suesposte riflessioni e convinzioni , perchè se ne facciano carico nelle relative rappresentanze istituzionali, previo un adeguato processo di coordinamento e concertazione”.



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