Provincia in pericolo. La nota del gruppo consiliare Udeur-PPS al Comune di Benevento: No ai tagli indiscriminati In primo piano

Sui tagli del governo e la conseguente soppressione delle Province è intervenuto il gruppo consiliare dell’Udeur – Popolari per il Sud al Comune di Benevento con la nota che segue:

«Stiamo notando da più parti una certa tiepidezza nell’affrontare il problema della soppressione della Provincia, al punto che non tutti sembrano realmente interessati ad affrontare la battaglia per difendere il nostro territorio. Piuttosto che cercare di cavalcare l’ondata di dissenso per proprio tornaconto politico-elettorale, bisogna mettere da parte le logiche opportunistiche e fare fronte comune, abbandonando per una volta quelle che sono le appartenenze ideologiche e di partito, per evitare che Benevento ed il Sannio cadano definitivamente nell’oblio più profondo. Percepiamo una certa indifferenza da parte di alcuni rappresentanti istituzionali, e una sconcertante freddezza da parte fazioni politiche che pur di difendere l’indifendibile, ancora non si rendono conto che il tentativo è quello di piazzare l’ennesima stoccata nei confronti del territorio sannita già in ginocchio per le scelte scellerate che sono state fatte negli anni. Si è partiti con il decentramento degli uffici periferici dello Stato fino ad arrivare alla chiusura della sede della Banca d’Italia. Un territorio, tra i più carenti in Italia per posti di lavoro, non può più permettere tali manovre in nome del risparmio e della razionalizzazione delle spese fatte sempre sulle spalle dei cittadini beneventani. Depredarlo ulteriormente di quelle che sono le sedi istituzionali ed uffici pubblici (come conseguenza ci potrebbe essere anche la sparizione di prefettura, questura, camera di commercio, motorizzazione civile) porterebbe come unico risultato la condanna della nostra realtà ad un triste ed inevitabile declino economico, morale e culturale. Insomma tutto ciò contro cui abbiamo combattuto in questi anni, tutte le battaglie fatte in nome del nostro territorio, sarebbero vanificate in un sol colpo da una manovra incomprensibile. Condividiamo l’intento di abbassare i costi e di tagliare gli sprechi, ma i colpi di cesoia devono partire dall’alto e non possono danneggiare i più deboli. Siamo per la riduzione delle spese, ma non si può distruggere l’identità di un territorio che a fatica si è riusciti a creare nel corso degli anni. Ci auguriamo che il Parlamento e soprattutto le forze politiche dotate di maggiore ragionevolezza avanzino proposte concrete che vadano nella direzione di una effettiva giustizia sociale ed equità fiscale, salvaguardando, tra l’altro, la dignità dei territori, soprattutto quelli più deboli come il Sannio. Diciamo no a tagli indiscriminati che cancellano identità e storia. Premesso che appare veramente assurdo rispondere ad una crisi economica di tale portata con misure che porterebbero a risparmi inferiori al milione di euro annui, non è certamente decretando la morte di un territorio come quello beneventano che si risollevano le sorti economiche dell’Italia. A questo punto, considerate anche le parole del governatore Caldoro che non ha mostrato la benché minima apertura nei riguardi del nostro Sannio, riteniamo che non si possa più prescindere dall’alternativa referendaria: bisogna offrire alla nostra comunità la possibilità di lasciare la Campania e crearsi un nuovo futuro con il Molise».

 

 

Altre immagini