Tutti i disastri della viabilità In primo piano

Inizia un nuovo anno scolastico e i marciapiedi in via Calandra antistanti l’Università del Sannio e l’Istituto “Guacci” continuano a rimanere impraticabili a causa della pavimentazione sconnessa e delle radici degli alberi che fuoriusciti e sviluppatesi a cielo aperto, diventano pericolosi ostacoli per i numerosi studenti che fra poco affluiranno la strada.

E che dire di via Annunziata, strada d’accesso alla stessa sede del Comune di Benevento ? Un percorso, che pur facente parte del centro storico, rimane inaccessibile sia ai pedoni che alle autovetture. Ma non finisce qui; gli stalli nei marciapiedi, sede dei cassonetti stradali dei rifiuti, una volta adottato il porta a porta, che funzione hanno ? Costituiscono soltanto impedimenti ad una serena e sicura passeggiata come si può ad esempio costatare percorrendo il Viale degli Atlantici e il Viale Mellusi. E pericolo ancora costituiscono i marciapiedi che fuoriescono formando curve ed angoli inspiegabili, come quello che incontriamo nella curva lungo via Gabriele D’Annunzio e quelli di via Giovanni Pascoli prospicienti la Banca del Lavoro e del piccolo Risparmio. Essendo oggi dopo gli ultimi interventi la pavimentazione scura, i bordi dei marciapiedi andrebbero almeno segnalati con luci da terra per evitare possibili incidenti stradali.

Una nota va fatta anche riguardo alle luci posizionate all’incrocio tra via Delcogliano e viale Aldo Moro. Troppo basse , tanto da venir confuse con i fari di macchine che transitano sulla strada. Insomma la viabilità di Benevento è disordinata e irrazionale e non si intravede alcuna ragionevolezza negli interventi effettuati.

Ma in compenso la città si è riempita di segnaletica colorata e balneare che anzi chè fare da supporto agli automobilisti sembra atta a favorire confusione e incidenti. I segnali stradali, infatti, in alcune zone, come in Viale Moro o via Meomartini, distano l’uno dall’altro un solo metro o poco su di lì e, poiché danno indicazioni diverse e in alcuni casi contrastanti, il conducente dell’auto attento ad osservarli facilmente va incontro a tamponamenti o ad investimenti. Spesso i pali della segnaletica sono situati in corrispondenza di una panchina o di un contenitore di rifiuti che costringono i pedoni e in particolare le mamme con le carrozzine e i diversamente abili a scendere dal marciapiede.

Al cittadino attento non sarà certo sfuggito in via Meomartini la segnaletica posizionata addirittura al centro del marciapiede. Ma quali criteri progettuali sono stati seguiti ? E qual è la necessità di un gran numero di segnali stradali ? Il cittadino si pone tante domande e legittime sono tante risposte. E allora ancora una volta si torna sul concetto di cittadinanza attiva. Perché non investire i soldi degli abitanti in interventi utili e magari confrontandosi con i cittadini ? Il problema non è l’abolizione della Provincia di Benevento ma la necessità che la città diventi un polo di attrazione soprattutto oggi che fa parte del patrimonio dell’ Unesco. E non basta certo per potenziare il turismo Città Spettacolo sempre poco pubblicizzata e per altro fruitrice di teatri non tutti a norma.

Di contro però necessita maggiore informazione e partecipazione da parte degli abitanti e da parte di tutte le associazioni che nello svolgimento delle loro attività devono programmare incontri fattivi e produttivi con le istituzioni per una consapevole e “trasparente” partecipazione.

MARISA ZOTTI ADDABBO

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