Lezioni private a 60 Euro l'ora Società
In
netto anticipo sulla stampa nazionale, a metà febbraio demmo
notizia delle disposizioni del Ministro della Pubblica istruzione in
merito al recupero dei debiti scolastici: non più cambiali
non onorate ma giudizio sospeso per lo studente che a giugno non avrà
raggiunto la sufficienza e verifica obbligatoria, prima dell'inizio
del nuovo anno scolastico, per essere ammesso alla classe successiva.
Finalmente!
esclamammo in coro con migliaia di docenti, stanchi di dover
continuare a rappezzare crepe che andrebbero sanate nel profondo e
non in superficie.
Sugli
aiuti che il Ministero intende offrire a quanti avranno bisogno di
recupero abbiamo già espresso il nostro parere sul n° 3
di questo quindicinale. Aggiungiamo solo che non c'è da
scandalizzarsi, né da esprimere condanne, se, come accade per
esempio nella sanità, in mancanza di fiducia nel pubblico si
fa ricorso al privato.
Qualcosa
da dire avremmo sull'allarmismo diffuso dai maggiori quotidiani in
merito al rifiorire del mercato delle lezioni private e dell'affare
in nero da 150 milioni di euro che il rischio di esami a settembre
potrebbe rappresentare.
Il
settanta per cento degli alunni a fine del l° quadrimestre
presenterebbe insufficienze da sanare, docenti campioni
dell'evasione e un'ora di lezione privata pagata in nero anche
60 euro l'ora riporta il Corriere della Sera dell'11 marzo.
Esagerazioni
tendenti esclusivamente a creare allarmismo. Nel 70% sono compresi
anche alunni che a fine primo quadrimestre presentano un sol 5 in
pagella. Con una o due mediocrità a fine anno scolastico non
si è mai parlato di debito formativo. Gli alunni sono stati
semplicemente invitati, attraverso comunicazione scritta ai genitori,
a voler durante l'estate rivedere la parte del programma non
assimilata in maniera sufficiente.
In
una statistica che comprende tutti i capoluoghi di regione € 60
appaiono solo per un'ora di lezione di latino e greco in Val
d'Aosta. Considerato il numero degli abitanti della Val d'Aosta,
anche se tutti gli studenti degli istituti classici ricorressero alle
lezioni private, l'influenza sulla statistica nazionale sarebbe
inferiore all'uno per cento. Ritenendo per vero quanto pubblicato è
facile rilevare che il costo di un'ora di lezione si aggira
mediamente intorno a € 20-25. Esagerato lo stesso? Un artigiano, un
tecnico chiamato per una piccola riparazione in casa ha mai chiesto
meno per il più semplice degli interventi?
Affare
in nero da 150 milioni di euro! (una cifra esagerata). I
docenti sono i campioni dell'evasione! Quanti sono gli
artigiani, i medici, gli avvocati che non emettono fattura o
fatturano solo parte del compenso ricevuto? L'evasione è un
fenomeno diffuso e va drasticamente combattuto se vogliamo tutti
pagare meno tasse. Giusto che si cominci dagli insegnanti che, quali
educatori, dovrebbero offrire sempre ed ovunque esempi di massima
correttezza. Altrettanto giusto sarebbe, però, creare le
condizioni per sanare la piaga che, inutile nasconderlo, esiste ed è
grande.
Oggi
per emettere fattura bisogna avere un registro Iva. Impensabile che
quanti svolgono lezioni private si iscrivano all'Iva. Il genitore
non può scaricare l'Iva versata all'insegnante e, quindi,
non ha alcun interesse a chiedere fattura e pagare più del
pattuito. Una sola la strada percorribile per ridurre il fenomeno
evasione: parziale defiscalizzazione dell'extra guadagnato,
possibilità da parte dei genitori di scaricare le somme
versate e un meccanismo di pagamento meno farraginoso dell'attuale.
Al
momento, in attesa di una riforma, accettabile quanto suggerito da
Davide Guarnirei, presidente dell'Age, l'associazione dei
genitori: Gli insegnanti potrebbero consorziarsi e lanciarsi nel
mercato delle ripetizioni con la possibilità per gli adulti di
detrarre le spese dalle tasse, come nel privato sociale. Un
esperimento, a quanto riferisce il Corriere della Sera, già
attuato a Milano da trenta insegnanti dell'Associazione Saletti,
che offrono sostegno ai ragazzi per € 20 l'ora rilasciando
regolare fattura.
In
attesa, pronto lo zuccherino per quei genitori che già pagano
costose lezioni private o iniziano a calcolare quanto questa estate
costerà loro la ripetizione per il figlio. Il Ministro
Fioroni, bontà sua, per aiutare le famiglie a conciliare
l'aspetto economico con quello qualitativo ha fissato scuola per
scuola, classe per classe la cifra massima entro la quale contenere
la spesa per i libri di testo. Ne siamo certi: 10-15 euro
risparmiati in un anno per un libro senz'altro risolveranno il
problema economico di molte famiglie in difficoltà!
DOTAZIONE
LIBRARIA 2008-‘09