Tra isole pedonali e soste a pagamento Società

Cavalie’,” ci confessa la nostra lavascale “ io vado pazza per l’isola pedonale: essa è la rivincita del pedone sull’automobilista che scorazza a tutto spiano sulle strade della città. Io, cavalie’, mi misi a fare salti di gioia quando scacciarono le automobili da corso Garibaldi, assegnandolo solo agli appiedati. Mamma, che scorpacciata di passeggiate che mi feci dal teatro comunale al duomo e viceversa! “Ah, come respiro!” mi andavo dicendo respirando a pieni polmoni l’aria come la fece Iddio, senza l’aggiunta dei gas di scarico delle auto.

E non finisce qui!” promise il sindaco dell’epoca, lasciando ad intendere che avrebbe esteso l’isola pedonale anche ad altre strade, magari anche lungo il viale Atlantici. E noi ci mettemmo a sperare. Ma, come dice il proverbio, chi di speranze vive di speranze muore. Il Sindaco decadde senza avere potuto mantenere la nuova “isola” promessaci. Che delusione! Ma non bisogna mai disperare. Proprio quando oramai non ci pensavamo proprio più ecco “l’isola pedonale allargata” che si svilupperà nelle piazze Castello e 4 Novembre. Per ora si tratta solo di un esperimento. Ma quando cominciano i “veti” si è alla metà dell’opera: non si svolta a sinistra, parzialmente a destra...; scompare il parcheggio, delimitato dalle strisce bianche sotto la Rocca dei Rettoti dal lato della piazza, che sarà sostituito da una messa a dimora di fioriere. Cavalie’,” prosegue Gelsomina “ voi ora mi direte: ma le auto continueranno a girare intorno al monumento!..”.

Per ora, cavalie’!.. Voi a questo punto insisterete dicendo che vi sembra esagerato incanalare il traffico solo lungo il viale Atlantici. Tutte le auto che arrivano a piazza 4 Novembre e che hanno necessità di “scendere” verso via delle Puglie devono fare un lungo giro vizioso fino all’altezza della caserma degli allievi carabinieri: scusate, non potrebbero essere indirizzate dietro al monumento per via del Sole?

Dice la gente: ma lì c’è il senso unico!”.

E voi, pronto: e a chi aspettano a toglierlo!? Gli attuali fruitori della striscia di sosta potranno tra poco trovare spazio nel terminal degli autobus extraurbani che sì è già deciso di sistemare a ridosso dello stadio di Santa Colomba...”.

Che ne dite, cavalie’?”.

E cosa posso dire, Gelsomi’? Ti rimando all’allegra, vecchia canzonetta festivaliera: “Sei bello e ti tirano le pietre... sei brutto e ti tirano le pietre...”. Da che mondo è mondo i criticoni hanno sempre l’ultima parola”.

Cavalie’,” obietta la linguacciuta interlocutrice “ in questo modo voi fare di ogni erba un fascio. Gettate discredito su tutti quelli che elevano critiche, anche quelle giuste. Pigliano, ad esempio, quelle che si sono registrate per i parcometri e relative strisce blu a rione Ferrovia. Voi forse mi direte: “Tutti devono campare; anche gli ausiliari del traffico, cui sarà demandato il controllo dei ticket...”.

E vi pareva che non vi foste schierato a favore dei “padroni”!? Non ci pensate ai commercianti e agli artigiani del quartiere che sarebbero fortemente penalizzati dal pagamento del ticket prolungato per tutta la giornata?”.

E già! Mo’ dividiamo la popolazione in commercianti, graziati dalla tassa di sosta , e negli altri residenti che non meritano l’esenzione del ticket”.

Cavalie’, siete poco informato. I commercianti e gli artigiani (che si sono riuniti in un apposito comitato di dissenso) non vogliono parcheggiare gratis; chiedono un certo sconto sul ticket da pagare”.

E gli altri? Gli occupanti le civiche abitazioni non hanno gli stessi diritti!?”.“Cavalie’, allora come la mettiamo? O gli amministratori si fanno tirare le pietre addosso insistendo sul pieno pagamento del ticket... oppure togliessero quegli odiosi parcometri”. Ovvero: potrebbero conciliare istituendo una piccola tassa annuale per tutti i possessori di auto in città...”.

Gelsomi’, non dire fesserie! Non bastano già i balzelli governativi?”.

Va bene. Ho capito: con voi non si può proprio ragionare. Mettete sempre i bastoni tra le ruote...Cambiamo discorso. Pensiamo al Santo Natale che sta per avvicinarsi. Pensiamoci anche se c’è poco da stare allegri con gli aumenti delle bollette di luce, gas, benzina e – si dice – la diminuzione delle “tredicesime”. Godiamoci la bella trovata della giunta comunale che quest’anno ci allieterà con una originale messa in scena del presepe in piazza 4 Novembre”.

Cavalie’,“ sghignazza Gelsomina “e il presepe non me lo potevo andare a vedere in una chiesa? Per attuare la loro brillante idea, Comune e Camera di Commercio hanno sacrificato le luminarie per il corso e le altre vie più importanti della città. Dovremo accontentarci delle luci delle vetrine dei negozi. Chissà se basteranno per invogliare i cittadini a fare le spese natalizie?...”.

Gelsomi’, le luminarie accendiamole nei nostri cuori, sperando in giorni migliori per i precari, per i soggetti in cassa integrazione e soprattutto per i più giovani che non ancora hanno potuto assaporare la gioia del lavoro...”.

Sì, facciamo come dite voi: eleviamo un voto alle belle speranze... Però a me non dovevano farlo di togliere le luminarie per il corso Garibaldi... Vedete, cavalie’, è come se alla festa della Madonna delle Grazie avessero tolto i fuochi pirotecnici...

E la delusa lavascale si allontana, pensierosa, cantando sotto voce: “Tu scendi dalle stelle...”.

CLEMENTE CASSESE