Basta con la demagogia di Viespoli per le visite mediche gratuite Società

Giovanni Quarantiello, consigliere comunale dei Popolari-Udeur e candidato al collegio 2 nella lista Costituente di Centro per il Sannio, in merito alla polemica innescata dal senatore Viespoli e ripresa da altri esponenti del centrodestra sulle visite mediche del settore Servizi Sociali del Comune, ha dichiarato quanto segue:

«Credo sia giunto il momento di mettere la parola fine alle sterili polemiche e alle falsità diffuse dal centrodestra a proposito delle visite mediche gratuite messe a disposizione dal settore Servizi Sociali del Comune. Anche perché, dopo il classico show mediatico del senatore Viespoli, un candidato-pulce, già trombato alle Comunali del 2006, gasato e in cerca di voti nel collegio dove corre anche l'assessore Scarinzi, ha cavalcato il tourbillon innescato dal suo mentore allo scopo di racimolare qualche voto ed evitare così la solita, magra figura. Un disperato tentativo di sottrarre a Scarinzi, protagonista di una campagna elettorale trascorsa a dialogare con la gente, quell'appeal e quel consenso che ne hanno sempre contraddistinto l'azione politica. Ma siccome i beneventani conoscono bene le tattiche e le demagogie di alcuni personaggi del centrodestra, con le sue scontate e ripetitive esternazioni il candidato-pulce ha fatto il classico buco nell'acqua e rimedierà, nel migliore dei casi, come pensano e sostengono alcuni illustri esponenti della sua stessa parte politica, al massimo qualche voto d'opinione sul simbolo. Per quanto attiene all'accusa di usare le istituzioni pubbliche per fini elettorali rivolta a Scarinzi, consiglierei al soggetto in questione, che sull'argomento sembra avere un po' le idee confuse, di andarsi a leggere (probabilmente, se lo avesse fatto, avrebbe capito che era meglio star zitto) oltre che la replica dello stesso Scarinzi, l'intervento del presidente dell'Istituto Nazionale di Ricerca per la Sordità Un Senso per la Vita. Vorrei infine ricordare al candidato-pulce gli asfalti elettorali del centrodestra alle Comunali del 2006: quello sì che rappresentò un uso strumentale della macchina amministrativa, che però a nulla servì per sconfiggere Fausto Pepe, diventato sindaco con una valanga di consensi. L'impressione è che anche stavolta finirà allo stesso modo, e al candidato-pulce per la delusione passerà anche la tosse»