E' sempre vivo il ricordo di Nicola Russo mitico direttore di Sannio Sport Cultura

C’era davvero tanta gente nella grande sala del consiglio provinciale alla Rocca dei Rettori.

L’occasione era la presentazione dell’ultimo libro di Nicola Russo, il VI della collana da lui ideata e voluta per tracciare la storia del calcio beneventano.

L’incontro però si è subito trasformato in una vera e propria rievocazione della personalità e dell’impegno di questo giornalista molto amato in tutto il Sannio per il suo variegato impegno in tanti anni di attiva presenza sul territorio. E così le varie personalità che si sono avvicendate al microfono sotto l’abile regia del delegato provinciale del CONI avv. Mario Collarile, hanno potuto ricordare i vari aspetti della sua attività della comunicazione.

Sono intervenuti nell’ordine: il sindaco Mastella e il presidente della Provincia Antonio Di Maria che hanno così dato il crisma dell’ufficialità all’intera manifestazione.

Mastella, in particolare ha ricordato di aver voluto dedicare la sala stampa del Campo Sportivo proprio a Nicola Russo in segno di riconoscenza per il suo impegno in campo giornalistico. Il presidente dell’Assostampa Sannita Giovanni Fuccio, ha sottolineato quanto fosse sentito in lui il senso di appartenenza ad una categoria, quella giornalistica, che ha sempre difeso ed onorato anche attraverso il suo impegno nell’Associazione stessa.

Altri aspetti dell’intensa attività di Nicola Russo, sviluppatasi per oltre un cinquantennio sono stati evidenziati da Bruno Marra, Mario Pedicini, Antonio De Lucia, Mario Coletta, Elio Galasso.

Tutti hanno avuto poi parole di elogio per la moglie di Nicola, Immacolata Fiscarelli che con Pino Fusco si è adoperata per realizzare questo volume che tratta la storia della Benevento - Calcio dal 1999 al 2000. Molte le personalità che hanno presenziato alla cerimonia. Ricordiamo l’ex sindaco Sandro D’Alessandro con la moglie Rosanna; l’ex sindaco avv. Ernesto Mazzoni; i magistrati Rocco Carbone, Bosco e Iannelli; Sandro Gonzales, ma soprattutto tanti giornalisti.

SILVIA RAMPONE 

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