Calcio, Serie C: la vendetta di un super Berra. La Strega stende la Casertana (1-0) e vola in classifica Sport

Tre gare, tre vittorie, nove punti. Dal settimo al temporaneo terzo posto della graduatoria. Signori e signori: la cura Auteri funziona. In un derby delicatissimo, la Strega ha strappato l’imbattibilità esterna alla Casertana, uscendo vincitrice da un vigoroso match vìs-à-vìs, sbloccandolo rocambolescamente nel finale e ringraziando la dea bendata sul rigore di Curcio a tempo quasi scaduto. Dopo l’1-0 siglato dall’incornata di Berra, che ha vendicato il clamoroso gol sbagliato nella sfida d’andata, il sannita che veste la maglia numero 10 dei falchetti ha centrato il palo dal dischetto, sciupando un rigore molto generoso - rectius: inesistente - a tre minuti dal termine.

Venendo alla cronaca del match, Benevento e Casertana hanno disputato una prima frazione di buon livello agonistico. I giallorossi - con Lanini e Starita subito titolari - hanno organizzato un asfissiante pressing offensivo, che ha sì indotto gli ospiti a perdere qualche possesso di troppo, ma che non ha sottratto alla squadra di Cangelosi la voglia ed il coraggio di continuare ad impostare dal basso, segno di grande identità e sicurezza nei propri mezzi. Nel primo quarto d’ora si sono registrati solo un mancino di Curcio, debole e centrale, ed uno stacco di Ferrante terminato alto. Dopodiché, al 24’ Starita ha fallito una buona opportunità, ciccando col sinistro la sfera da pochi metri dalla porta, senza centrare lo specchio: gol sbagliato. Al 45’, poi, l’assistente Barberis ha sbandierato un fuorigioco millimetrico di Starita in occasione del gol siglato proprio dal neo-acquisto del Benevento, sugli sviluppi di una punizione interessante dalla destra. Urlo di gioia strozzato in gola per l’attaccante napoletano.

Nella ripresa, la Casertana di mister Cangelosi è partita con coraggio e, dopo 4’, Curcio ha sfiorato lo specchio con un tiro a giro dal limite, terminato alto. Dopodiché, le squadre hanno attraversato una fase di studio piuttosto corposa, senza sbilanciarsi troppo. Il tutto, fino ad un quarto d’ora dal termine: recupero strepitoso di Berra in spaccata e contropiede giallorosso azionato; palla al neo-entrato Ciciretti, dribbling ad accentrarsi e tiro di sinistro, palo pieno. La palla, sbattuta sulla schiena di Venturi, è terminata poi incredibilmente in corner: Strega sfortunata. All’81’, però, i Sanniti hanno stappato l’incontro: corner di Ciciretti a cercare Marotta, colpo di testa e palla respinta: sulla sfera si è avventato Berra, che ha incornato con foga e gonfiato la rete. Rivincita per il gol sbagliato all’andata: Benevento avanti 1-0.

La Casertana, però, non c’è stata e, neanche due minuti dopo, si è procacciata un penalty: tiro di Proietti diretto sul corpo di Berra. Il direttore di gara Bordin non ha esitato: rigore per i falchetti, ma dai replay la palla è sembrata sbattere sul fianco di Berra ed assolutamente non sul braccio del difensore giallorosso. Ad ogni modo, il sannita Curcio ha fallito il tiro dagli undici metri, stampando la sfera sul palo esterno e mandando in delirio il “Vigorito”.

Così, al triplice fischio dell’arbitro, la Strega ha consolidato il sorpasso su Taranto, Casertana e Picerno (con una gara in meno), agganciando il Crotone a quota 39 punti. Ora, l’Avellino dista appena due misure, mentre la vetta detenuta dalla Juve Stabia solamente sei punti: i risultati favorevoli delle dirette rivali - ad eccezione dei lupi - sono stati sfruttati a dovere. La Strega, con ordine, spirito di appartenenza ed una voglia di vincere che mancava ormai da un po’, si è ricostruita una classifica di tutto rispetto, che apre ora a degli scenari del tutto imprevedibili - e certamente non previsti al termine dell’infasusto mese di dicembre, privo di successi.

Nota di demerito, infine, per la tifoseria beneventana: i cori contro i propri tesserati - nello specifico quelli rivolti a Pastina ed Improta -, preferiti a sventolii e sbattimani che incitassero la squadra, sono risultati francamente fuori luogo ed hanno ingenerato la “protesta” della restante porzione del “Vigorito”. Tribuna e distinti, difatti, hanno fischiato la propria curva, incitando poi i diretti interessati dei cori. Risultato? La squadra, dopo una vittoria d’oro, non ha salutato il pubblico, rientrando rapidamente negli spogliatoi a sèguito di timidi applausi accennati agli spalti semi-vuoti.

La Strega è attesa nell’ostica trasferta di Taranto domenica 28 gennaio; start alle 16:15. Allo “Iacovone” sarà un autentico scontro diretto.

TABELLINO:

BENEVENTO (3-4-3): Manfredini; Berra, Capellini, Pastina; Improta (88’ Terranova), Pinato (71Simonetti), Agazzi, Benedetti; Lanini (58Marotta), Ferrante (46Ciciretti), Starita (58Bolsius). All. Auteri.

CASERTANA (4-3-3): Venturi; Calapai, Bacchetti, Sciacca, Anastasio; Damian (88Taurino), Proietti, Toscano (61Casoli); Carretta (72Deli), Curcio, Tavernelli. All. Cangelosi

ARBITRO: Andrea Bordin di Bassano del Grappa (Marco Toce di Firenze e Marco Matteo Barberis di Collegno; IV Ufficiale Gianluca Grasso di Ariano Irpino).

RETI: 80’ Berra.

Angoli: 7-0 per il Benevento.

Ammoniti: Agazzi, Curcio, Capellini, Proietti, Pastina, Deli, Taurino, Simonetti.

Recupero: 1’; 5’.

FRANCESCO MARIA SGUERA

Foto di Arturo Russo per Realtà Sannita © 

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