Calcio, Serie C: show dell'arbitro Cavaliere e sconfitta clamorosa per la Strega. Col Catania è 0-4 Sport

Il tracollo del Benevento contro il Catania ha reso più che infausta l’anti vigilia dei supporter giallorossi, nonché l’anticipo tra conclusione dell’anno solare 2023, che ha rappresentato un’autentica disfatta. Contro gli etnei, infatti, i Sanniti hanno completato un naufragio avviato già sei gare fa: la sfida di Monopoli - che a detta di Andreoletti si era rivelata un mero passo falso - ha indicato l’inizio della fine della gestione dell’ex tecnico della Pro Sesto. Con 4 k.o. nelle ultime 6 ed un digiuno da gol perdurante da oltre 438’, non c’è più dubbio: non si tratta di alcun caso fortuito; il Benevento è allo sbando più totale e, dopo lo scempio ammiratosi al “Vigorito” contro il Catania, a pagare è stato l’allenatore, non esente da grosse responsabilità, ma di certo non l’unico presente sul banco degli imputati.

Contro la squadra di mister Lucarelli - autentica bestia nera della Strega -, peraltro decimata da infortuni e reduce da 2 sconfitte di fila in campionato, non ha funzionato proprio niente. Il Benevento è partito forte, sì, ma non è bastato: dopo 120’’, Ferrante - servito da Masciangelo - ha spedito fuori il tiro costruito con un movimento da pivot in area di rigore, non trovando lo specchio da buona posizione. Dopo altri 3’, il Benevento si è fatto vivo con El Kaouakibi: movimento a smarcarsi e tiro deviato da posizione defilata, respinto da Bethers. Sugli sviluppi del corner, Talia ha esploso un tiro cross tesissimo, nuovamente respinto dal portiere. Sulla ribattuta, il macchinoso tiro di Pinato è stato respinto dalla retroguardia.

Il primo squillo del Catania si è registrato al 20’, con un destro da fuori di Castellini, respinto in angolo da Paleari. Appena 8’ dopo, invece, Chiricó ha fallito un rigore in movimento, ciabattando con il piatto sinistro la palla del possibile vantaggio, steccando il tiro dal centro dell’area di rigore.

Dopodiché: blackout totale. Della Strega e del direttore di gara. Dopo un giallo per proteste rimediato da Karic - per via di un fallo inesistente fischiatogli contro dall’arbitro Cavaliere -, lo stesso svedese, appena un minuto dopo, con un intervento completamente in ritardo si è procurato la seconda ammonizione: Benevento in dieci uomini al 37’ per una follia del proprio centrocampista. Ma non è finita qui: dopo 120’’, Cavaliere ha ben pensato di fischiare ancora una volta al contrario. Uscita di Paleari su Rocca, involatosi verso la porta: il portiere è sembrato non tozzare l’attaccante etneo al punto da sbilanciarlo, ma il direttore di gara non ha avuto dubbi: rigore. Dal dischetto, Chiricó ha spiazzato Paleari, nello scetticismo generale del pubblico, prima ammutolito e poi ironico nei confronti dell’arbitro, totalmente in bambola. Alla fine della prima frazione, in seguito, la rasoiata Castellini, propiziata da Chiricó, ha riscontrato la provvidenziale deviazione di Paleari, che ha indirizzato la sfera sul palo.

La ripresa si è aperta come peggio non poteva per la squadra di Andreoletti, punita dopo neanche un minuto: Zammarini, su imbucata filtrante di Chiricó, ha freddato Paleari, sentenziando un movimento errato dell’intera retroguardia sannita: Catania avanti 0-2. Dopo altri 3’, Paleari si è superato sul colpo di testa ravvicinato di Curado, respingendo il tiro. La Strega, però, non è mai scesa in campo nella seconda frazione e, al 61’, ha completato il pasticcio: Talia - già ammonito - è andato giù in area per un contatto troppo lieve, giudicato inesistente dall’arbitro Cavaliere. Secondo giallo per simulazione: rosso e Benevento in nove uomini. Così, tutto è stato apparecchiato per ufficializzare la clamorosa debacle, appesantendo gravemente il passivo. Al 70’, Chiricó, servito da Dubickas, ha bruciato il neoentrato e giovane Viscardi, rientrando sul mancino per esplodere il tiro, terminato nel sette: 0-3. Ma non è finita qui, perché al 77’ Deli ha calato il clamoroso e perentorio poker: assist di Maffei al centro, uscita in ritardo di Masciangelo e di Alfieri - anch’egli gettato nella mischia per disperazione ed alla rinfusa - e destro secco del centrocampista, che ha fulminato Paleari: 0-4.

La vigilia è andata direttamente di traverso al Benevento, che ha confezionato la propria peggior gara stagionale, riuscendo a superare perfino la fatidica trasferta di Monopoli, abbozzata da tutti come polvere sotto al tappeto, poiché catalogata come “giornata no”. Piuttosto, viene da pensare che si tratti di un’intera stagione no: lo spogliatoio, spaccato a metà, non ha più risposto alle richieste del mister, lasciando il Benevento alla deriva. Il cambio tecnico in panchina, sebbene tardivo, è stato inevitabile: solo con uno scossone il Benevento può sperare e tentare di rimettersi in piedi dopo un inaccettabile capitombolo di tal calibro. Ci sarebbe da cambiare tutto, forse: dai calciatori al direttore tecnico, scelto peraltro dal Presidente e responsabile di questa disfatta; ma ciò non è possibile. E così, mister Andreoletti funge da capro espiatorio, sebbene sia stato attorniato da una sequela abbastanza cospicua di scelte tecniche discutibili, che hanno tutt’altro che eliminato le scorie delle due passate retrocessioni. Anzi: hanno evidenziato come il Benevento, anche grazie ad una terribile comunicazione ed una pessima gestione dei numerosi casi critici, non sia mai riuscito a voltare definitivamente pagina, finendo per sprofondare ancora una volta nel baratro.

A prescindere da chi sarà il prossimo tecnico dei giallorossi - si parla di Auteri o Bisoli come principali candidati, senza escludere Aglietti -, una cosa è certa: la Strega ha collezionato un altro fallimento. Un altro capitolo, un altro progetto (triennale) organizzato e cestinato prematuramente attesi dei risultati orripilanti, che hanno restituito al Benevento, al termine dell’anno solare 2023, il 7° posto nel girone C di serie C, con appena 30 punti all’attivo dopo 19 giornate.

TABELLINO:

BENEVENTO (3-5-2): Paleari, El Kaouakibi, Capellini, Rillo (57' Viscardi); Improta (68' Bolsius), Karic, Talia, Pinato (62' Agazzi), Masciangelo; Marotta (62' Alfieri), Ferrante (57' Sorrentino). All: Andreoletti.

CATANIA (4-2-3-1): Bethers; Curado, Quaini (76' Maffei), Lorenzini, Castellini; Zammarini, Zanellato; Chiricò (76' De Luca), Rocca (62' Deli), Chiarella (70' Rapisarda); Dubickas. All: Lucarelli.

ARBITRO: Cavaliere di Paola (Cravotta-Romano).

MARCATORI: 38' rig. Chiricò, 46' Zammarini, 69' Chiricò, 79' Deli.

NOTE: Ammoniti: Karic, Talia, Improta. Espulsi: Karic, Talia.

FRANCESCO MARIA SGUERA

Foto di Arturo Russo per Realtà Sannita © 

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