Il Maestro Piovani incanta il Teatro Romano Eventi

Nella suggestiva cornice del Teatro Romano di Benevento, illuminato dalla Gesesa, si è tenuta la serata conclusiva del Festival BCT, con un concerto del Maestro Nicola Piovani. Il compositore di celebri colonne sonore dei film che hanno attraversato la storia del cinema con le sue evoluzioni ed i linguaggi inediti, è stato ospite nella città capoluogo il 20/12/2006, al conservatorio Nicola Sala con Norma Martelli e Lello Arena, in un incontro degli allievi del corso di composizione.

Egli ritorna per Festival di Benevento e suona al pianoforte in una location non particolarmente adatta, nella piazza antistante l’Arco di Traiano nonostante fosse disturbato dal rombo delle auto lungo via San Pasquale e viale dei Rettori. Nella 32esima edizione di Città Spettacolo il 2 settembre 2011, nella serata inaugurale della rassegna settembrina si esibisce al pianoforte con “I Viaggi di Ulisse”, che oltre le sonorità di altri strumenti è impreziosito dalle illustrazioni di Milo Manara.

Ha presentato Melania Petriello, sul palco il sindaco Clemente Mastella, che ha espresso particolare apprezzamento per la kermesse e poi è intervenuto Antonio Frascodare, direttore artistico del Festival BCT, ringraziando per la rìuscita della manifestazione con un arrivederci al 04/09 luglio 2019, per la terza edizione.

Nicola Piovani si diploma al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, negli anni della contestazione giovanile è parte integrante di un collettivo. La sua musica viene scelta nei cinegiornali, che mostrano le immagini del movimento studentesco, propugnati dalle istanze socio-culturali del tempo. Suona in un locale di cabaret, accompagna Vittorio De Sica al pianoforte che canta “Parlami d’amore Mariù”.

Il giovane musicista è attratto dalla composizione, conosce il celebre Maestro greco Manos Hadjidaki, lavora per lui come “negro”, in gergo musicale orchestratore anonimo, per imparare i segreti della scrittura orchestrale.

Approda nel mondo del cinema con Marco Bellocchio “Nel nome del padre” (1972), collaborando con lui per più di un decennio, poi intensifica la sua attività con i fratelli Paolo e Vittorio Taviani “La notte di San Lorenzo (1982), con Giuseppe Bertolucci (1984), “La messa è finita” di Nanni Moretti (1985), il grande Federico Fellini “Ginger e Fred (1985), “La voce della luna” (1990), una delle più belle pellicole del maestro riminese, un genio davvero ineguagliabile.

Il film è l’ultimo diretto da Fellini, ispirato dal romanzo “Il poema dei lunatici” di Ermanno Cavazzoni, presentato fuori concorso al 43esimo Festival di Cannes. La narrazione è contaminata da generi diversi come un pittore riesce a miscelare in modo stupefacente colori variegati, la commedia, il fantastico ed il grottesco rappresentano le pennellate sulla tela, per fornire una chiave di lettura critica della contemporaneità. La luna annuncia la pubblicità, appare la squadra del Milan, viene osannato Gullit, il presidente Berlusconi è preso a calcio dai camerieri. Dalla fabbrica si scorge il fumo nero. Tra gli attori il compianto Paolo Villaggio e Roberto Benigni.

Piovani scrive le colonne sonore per Benigni “La vita è bella” (1997), “Pinocchio” (2002), per il film ispirato alla storia del burattino vince nel 2003 il Nastro d’Argento. Il novero dei film è molto più ampio, ne ho citati solo alcuni. Per “Ginger e Fred” riceve il David di Donatello per la miglior colonna sonora nel 1986, gli viene attribuito il medesimo riconoscimento per “Caro diario” (1994) e per “La stanza del figlio” (2001). Per la miglior colonna sonora “La vita è bella” (1999) conquista il premio Oscar, i ciak d’oro per “Ginger e Fred” (1986) e “La stanza del figlio” (2001), i nastri d’argento per la miglior musica nel 1991, “La voce della luna”, “In non nome del popolo soprano” (1990) di Luigi Magni, “Il male oscuro” di Mario Monicelli, “Il sole anche di notte” (1990) di Paolo Vittorio Taviani.

Al festival di Cannes, il 21 maggio 2008, il ministro della Cultura francese gli consegna il titolo di Cavaliere dell’Ordre des Atre e des Lettrers della Repubblica francese.

“Piovani dirige Piovani”, accompagnato magistralmente dall’Orchestra Filarmonica di Benevento, ha assemblato i brani di musiche da film, tratte dalle partiture originali, rendendole fruibili ad un teatro. L’orchestra esegue una suite di “Fiorile” (1993), “Il sole anche di notte” (1990), “La notte di San Lorenzo” (1982), “Good Morning Babilonia” (1987), dei fratelli Taviani. Nella colonna sonora “La notte di San Lorenzo” tratta due temi nella partitura, il primo inerente la Resistenza, la memoria raccontata da una madre al figlio, una ninna nanna per addormentarlo, l’altro, invece, è una marcia, ritmata per evidenziare la fuga dal pericolo nazista. Ancora una suite sinfonica per i brani “Pinocchio” e “La vita è bella”. Nella pellicola da oscar il Maestro Piovani narra nella colonna sonora liricamente l’odio razziale per cogliere le atrocità dei lager, il disegno sinistro dei tedeschi per annientare milioni di ebrei. La serata termina con Fellini “Intervista”, “La voce della luna”, “Ginger e Fred”, con una suite dedicata ai capolavori del regista riminese.

Con una standing ovation si suggella un evento, ma il pubblico non si accontenta e vengono riproposti tre brani del concerto. Il premio Oscar insieme all’orchestra hanno reso struggenti i temi dei film, che condensano nelle battute degli attori, nei set scenografici spaccati di vita, mostrati sul grande schermo. E’un magma incandescente di emozioni, che emergono dalle menti creative di registi, di cineasti lungimiranti, capaci di leggere nella realtà quotidiana le mutazioni del mondo e le interferenze virtuali, ombre oscure del nostro essere per gli altri, impedendo di comprendere nel valore della prossimità il ruolo preminente delle relazioni umane.

NICOLA MASTROCINQUE

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