Il ministro Matteo Salvini in visita-sopralluogo sulla Diga di Campolattaro In primo piano

Il presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha partecipato nel pomeriggio alla visita-sopralluogo del ministro delle Infrastrutture e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini sulla Diga di Campolattaro sul fiume Tammaro a pochi mesi dall’avvio dei lavori per la potabilizzazione per gli usi civili ed irrigui dei 100 milioni di metri cubi d’acqua raccolti nel lago artificiale.

Al sopralluogo erano presenti il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, i sottosegretari di Stato Tullio Ferrante e Claudio Durigon, il commissario governativo ed il vice commissario governativo per la Diga di Campolattaro Attilio Toscano e Gianluca Basile, il consigliere regionale campano Erasmo Mortaruolo, i sindaci di Campolattaro Simone Paglia e Morcone Luigi Carlo, il presidente della Società partecipata Asea Giovanni Mastrocinque, il rettore dell’Università del Sannio Gerardo Canfora, l’ex sottosegretario di Stato Umberto Del Basso De Caro. Autorità civili e militari, i quadri dirigenti e tecnici della Regione Campania, della Provincia di Benevento, dell’Asea, dei Comuni di Morcone e Campolattaro e delle Imprese.

A 44 anni dall’avvio dei lavori di costruzione dell’invaso, a 31 dalla loro conclusione, con la prossima primavera è in programma l’avvio delle opere, appaltate nello scorso autunno, per realizzare il potabilizzatore, opera definita di interesse strategico nazionale, che comportano una spesa, sul PNRR e co-finanziamento della Regione Campania, di circa 706 milioni di euro.

Secondo il crono-programma dei lavori, illustrato dal commissario Toscano, entro il 14 febbraio il Consorzio Campolattaro formato dalle Imprese aggiudicatarie dell’appalto, suddiviso in 3 lotti, dovranno consegnare il progetto definitivo esecutivo dei lavori, la cui verifica e validazione richiederà un mese: dunque, nella primavera prossima si apriranno i cantieri mentre le opere saranno consegnate alla cittadinanza entro il 31 marzo 2026.

I lavori principali riguarderanno una galleria di 7,5 km di lunghezza che porterà l’acqua dalla diga di Campolattaro in un’area a valle nel Comune di Ponte, ove sorgerà il vero e proprio impianto di potabilizzazione delle acque con un serbatoio di accumulo di 30.000 m³, da cui si dipartiranno le condotte per l’Acquedotto Campano.

Un’altra opera sarà l’impianto di produzione idroelettrica di San Salvatore Telesino che, a regime, produrrà energia per 4.943 Mwh/anno per un potenza massima di 6.40°0 Kw.

Come hanno dichiarato gli ingegneri Nunzio Ritomanno e Paolo Bernardini, a nome delle Imprese aggiudicatarie, le opere a farsi sono di grande impegno dal punto di vista ingegneristico anche perché gli scavi incrociano corsi d’acqua e strade comunali, provinciali e statali, oltre ovviamente a terreni coltivati.

Nel prendere la parola, il presidente della Provincia Lombardi, quale soggetto responsabile della gestione della diga dal 1993, ha dichiarato: «Il Sannio attende da decenni che questa straordinaria risorsa idrica sia a servizio delle produzioni agricole di eccellenza e degli usi civili.
L’avvio delle opere per la potabilizzazione
- ha precisato il presidente - costituisce anche un ristoro per un territorio che tra Morcone e Campolattaro ha vissuto l’esproprio dei terreni di oltre 2.000 Aziende agricole per consentire la realizzazione di un lago artificiale di 7,5 Km. di lunghezza. Quando nel 1993 fu chiuso il cantiere di lavoro avviato dalla Cassa per il Mezzogiorno, poi Agensud, fu affidata alla Provincia di Benevento la gestione dell’impianto per decisione della Regione Campania e del commissario straordinario per le Dighe.

Da 35 anni dunque - ha proseguito Lombardi - la Provincia investe ingenti risorse del proprio Bilancio per la manutenzione, la messa in sicurezza ed il controllo dell’impianto. Tali interventi, dal 2005 con la Società partecipata Asea, sono stati numerosi: qui ricordo solo la sistemazione delle strade Circumlacuale e Senzamici di Morcone. Dal primo input per abbassare le paratoie della Diga nel maggio 2005 sono stati seguiti i protocolli tecnici per il progressivo riempimento dell’invaso. Inoltre, la Provincia in tutti questi anni ha lavorato per definire il progetto per l’uso delle acque della Diga, progetto non redatto né prima né durante la costruzione dell’invaso.

Oggi - ha aggiunto Lombardi - sottolineo con orgoglio come questa particolare pagina appartenga al passato grazie alla pluriennale fattiva collaborazione e all’impegno della Regione Campania e del Governo centrale che hanno riconosciuto il rilievo strategico della Diga e della sua risorsa idrica mobilitando complessivamente 706 milioni per la potabilizzazione. Nel dare atto alla Regione, al Governo e al commissario per quanto hanno fatto, e nel ringraziarli di tanto, - ha concluso il presidente Lombardi - la Provincia di Benevento sollecita la massima e dovuta attenzione alle esigenze di un territorio che attende che le sue grandi potenzialità vengano sviluppate».

Ha preso quindi la parola il presidente della Regione De Luca. Il governatore ha ricordato il grande lavoro portato avanti dalla Regione sia per la definizione del progetto di potabilizzazione sia per la gestione della gara d’appalto da 700 milioni di euro nei tempi previsti e d’intesa con l’Autorità Anticorruzione. Definito come «straordinari» gli obiettivi sin qui raggiunti, soprattutto nel reperire i fondi al 50% per finanziarle, il presidente De Luca si è augurato che, con la medesima solerzia finora espressa dalla Regione, vengano eseguite le opere pubbliche previste dal progetto, nonostante la loro indubbia difficoltà tecnica a causa della natura dei terreni.

De Luca ha quindi assicurato che le opere a farsi consentiranno di irrigare 15mila ettari di terreno in più rispetto a quello originariamente previste e comunque consentiranno di soddisfare le esigenze di oltre 2,5 milioni di cittadini.

«Il potabilizzatore di Campolattaro - ha detto Vincenzo De Luca - si inserisce nel contesto di opere programmate per un valore di 3,5 miliardi di euro per rispondere alle esigenze idriche del territorio campano, garantendone l’autonomia: a tale scopo la Regione ha già realizzati 3 dei 15 invasi collinari previsti».

Il presidente De Luca ha infine chiesto al vice presidente del Consiglio Salvini di impegnarsi affinché vengano sbloccate le risorse finanziarie sui fondi POC e FSC, assegnati alla Regione Campania. Si tratta di un congelamento governativo «immotivato di risorse finanziarie della Regione»: senza tali fondi non potranno essere assegnati a 291 Comuni campani i fondi necessari a portare a termine un complesso programma di opere pubbliche, già finanziate da anni.

«Il rischio che si corre - ha scandito De Luca - è che si inneschi un contenzioso tra le Ditte e le Amministrazioni comunali con la conseguenza che 291 Comuni andranno in dissesto finanziario. Per ogni anno di ritardo, imposto da questo blocco di fondi da parte del Governo, i prezzi per realizzare le opere aumentano del 30%».

Il presidente De Luca ha confermato l’intenzione di denunciare presso la magistratura contabile, quella civile e quella penale il ministro della coesione Fitto entro la fine di questo mese di gennaio ritenendolo unico responsabile di tale stato di cose.

De Luca ha detto: «Proprio mentre in Parlamento si discute dell’Autonomia differenziata alle Regioni, questo Governo sta dando vita ad una sconcertante centralizzazione statale con l’accentramento della regia e della gestione dei fondi del PNRR, dei Fondi di Coesione e persino delle Zone Economiche Speciali. Prima dell’accentramento la ZES della Regione Campania funzionava benissimo; ora con l’istituzione di un’unica cabina di regia nazionale registriamo già un enorme ritardo gestionale nella sola istituzione della Struttura di missione centrale».

Ha chiuso quindi i lavori il ministro Salvini.

Ricordato l’impegno del Governo e suo personale per l’approvazione del Codice degli Appalti, che snellisce le procedure burocratiche, Salvini ha anche rinnovato l’impegno a far sì che il Parlamento approvi una riforma dell’ordinamento delle Province, restituendo ai cittadini il potere di votare a suffragio universale diretto il presidente ed il Consiglio per questi Enti che, ha chiosato Salvini: «intervenendo sull’edilizia scolastica e sulle strade, non sono affatto da ritenersi inutili ed anzi provvedono a non sprecare risorse finanziarie pubbliche».

Il ministro, complimentandosi con la Regione, il Consorzio Campolattaro e le maestranze, per quanto sinora fatto per la diga di Campolattaro ha infine assicurato di voler essere presente nella prossima primavera sulla Diga all’apertura del cantiere dei lavori del potabilizzatore.