Palcoscenico Duemila: in 'Spirito Allegro' un esilarante Leo Gullotta riesce a liberarsi dalle mogli e vivere felice In primo piano

Tra i tanti spiriti richiamati in vita da una medium artigianale ed improvvisata appare quello di Elvira, la moglie sfortunata morta di malattia sette anni prima. Lo scrittore Charles Condomine non se lo aspettava, ma si diverte a stare al gioco. Voleva solo fare un viaggio nel soprannaturale per scoprire quel mondo misterioso ed utilizzarlo per corroborare meglio il suo prossimo romanzo. Il volo del fantasma indesiderato scuote subito con un colpo di scena la commedia “Spirito Allegro”, rappresentata al Teatro Massimo di Benevento nell’ambito di Palcoscenico Duemila.

L’autore, Noel Coward, mirava a far sorridere della morte in momento storico drammatico. Siamo nell’Inghilterra del 1941,in piena seconda guerra mondiale. Il romanziere Condomine convoca la medium Madame Arcati a casa sua per una seduta spiritica. Tra luci soffuse si pronunciano formule astruse, si muove il tavolo, qualcuno risponde con una serie di rintocchi dall’aldilà. Fino a che nell’aria volteggia un allegro spiritello. Si tratta di Elvira, la povera moglie di Charles, che solo lui vede, che lo ama ancora e vorrebbe ritrovarlo presto accanto nel mondo celeste.

Il protagonista, interpretato da Leo Gullotta, si dibatte tra il fantasma e la moglie reale, Ruth, parla con una e risponde l’altra, in esilaranti battibecchi che sfoceranno in una vera gelosia tra le due donne. Viene riconvocata la medium per rispedire indietro lo spirito inatteso, ormai diventato ingombrante, ma l’esperimento non riesce. Per raggiungere l’obiettivo, Elvira manomette l’auto del marito, sperando che muoia in un incidente e la raggiunga così nell’altro mondo. Ma il caso vuole che ad usare la macchina sia Ruth, che perde la vita e raggiunge il regno di Elvira.

Comincia la guerra degli spiriti allegri, che si azzuffano e si accapigliano, rompono ogni cosa, con gran piacere di Charles, che abbandona la casa e va via da quel posto infestato da fantasmi alla ricerca di una nuova vita, finalmente libero da mogli rompiscatole e possessive. La commedia sfrutta la tecnologia e la multimedialità, per rendere più dinamici e spassosi i movimenti scenici.

Con Gullotta mattatore ha recitato una compagnia di grande qualità, composta da Betti Pedrazzi, Rita Abela, Federica Bern, Chiara Cavalieri, Valentina Gristina, Sergio Mascherpa. La regia è di Fabio Grossi. Il numeroso pubblico ha accolto con simpatia e frequenti applausi lo spettacolo. Una grande delusione, invece, è stata la comunicazione affissa all’ingresso del teatro: nel prossimo appuntamento, in cartellone il primo dicembre, non ci sarà Luca De Filippo, che non reciterà per tutta la stagione teatrale per motivi di salute. Al suo posto, nella commedia “Non ti pago”, ci sarà Gianfelice Imparato.

ANTONIO ESPOSITO

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