PIETRELCINA - Ruba circa 300 euro dalla cassetta delle offerte dell'aula liturgica ''Padre Pio Santo''. Denunciato In primo piano
Proseguono i servizi di controllo del territorio coordinati e predisposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Benevento; ingente il dispiegamento di mezzi e personale dell’Arma dei Carabinieri su tutto il territorio della giurisdizione della Compagnia.
La presenza delle pattuglie dei carabinieri rappresenta, infatti, la principale forma di prevenzione, in grado di incidere direttamente sulla soglia dell'allarme sociale con l'immediato risultato di impedire la commissione di reati e consentire il libero svolgimento delle legittime attività dei cittadini.
In particolare, sono state controllate le principali arterie stradali e le zone periferiche delle città per prevenire la consumazione dei reati con particolare riferimento ai delitti contro il patrimonio.
Nel centro abitato di Benevento, nelle zone della movida, è stata ritirata una patente di guida per guida in stato di ebrezza, due veicoli sono stati sottoposti a sequestro amministrativo poiché risultati privi della prescritta copertura assicurativa e un 26enne, a seguito di controllo, è stato trovato in possesso di 0,5 grammi di hashish, motivo per cui è stato segnalato al prefetto di Benevento per uso personale di sostanza stupefacente.
A Pietrelcina, i militari della locale Stazione hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Benevento un 58enne, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine, poiché ritenuto responsabile del furto di circa 300 euro, prelevati dalle cassetta delle offerte all’interno dell’aula liturgica “Padre Pio Santo”, in località Piana Romana.
A Paduli, in occasione degli incontri sulla cultura della legalità, organizzati dall’Istituto Comprensivo “Falcetti”, il capitano Emanuele Grio, comandante della Compagnia di Benevento e il luogotenente Giovanni Cavuoto, comandante della locale Stazione, hanno intrattenuto gli studenti della scuola secondaria di primo grado sulle tematiche del bullismo, cyberbullismo, dipendenza dai social network, body shaming e nomofobia, tantissime sono state le curiosità e le domande poste dai ragazzi ai carabinieri.