San Giorgio Ecofestival: Buona la prima! In primo piano

Riscoperta delle bellezze del proprio territorio, ecologismo, una passeggiata tra boschi di castagni, musica d’autore, divertimento e molto altro, tutto questo è stata la prima edizione del San Giorgio Eco Festival che si è svolta domenica 9 settembre fra i comuni di San Giorgio del Sannio, Montefusco e S. Nazzaro.

Una manifestazione dedicata alla tutela ambientale, che ha avuto sin dalla mattina un’ottima partecipazione ed è riuscita a coivolgere diverse fasce d’età, dalle famiglie ai ragazzi più giovani che, nonostante le ore piccole del sabato sera, non sono mancati. C’è stata, inoltre, la presenza entusiasta di diversi fotoamatori venuti dall’hinterland napoletano.

San Giorgio Eco Festival è stato un’evento fortemente voluto dal Forum giovanile di San Giorgio del Sannio che, appena costituitosi, ha voluto dare un chiaro segnale del suo impegno futuro sui temi dello sviluppo sostenibile e della tutela dell’ambiente. Fondamentale nell’organizzazione è stato il contributo dell’associazione Lerka Minerka, la Rete Arcobaleno e il patrocinio del comune.

La giornata è iniziata con un’escursione sulle “Surte”, le colline a ridosso di San Giorgio del Sannio. La passeggiata è partita dalla chiesa di San Rocco, ha attraversato le colline di Cucciano per, poi, giungere nel borgo di Montefusco. Qui la prima sosta per recuperare le energie approfittando dell’occasione per ammirare il suggestivo castello borbonico e lo splendido paesaggio.

La tappa successiva è stata San Nazzaro dove la Pro Loco del luogo ha provveduto ad accogliere e a ristorare i viandanti. Il festival si è, infine, concluso nella Villa Securitas di San Rocco dove i partecipanti sono stati intrattenuti dal concerto del collettivo “Cantautori in cerca d’autore” e ristorati dalle pietanze e dal vino offerti dal Forum giovanile di San Giorgio e dalla Proloco.

Tutta la manifestazione è stata a impatto zero, infatti, il materiale utilizzato era interamente riciclabile e biodegrabile.

L’evento è stato anche l’occasione per prendere coscienza dello stato di degrado in cui versano le “surte”, riconosciute sito di importanza comunitaria e per questo, già, finanziate in passato dall’UE per ristruturare i sentieri che l’attraversano.

Tuttavia durante il percorso ci si è imbattuti spesso in copertoni di gomme e frigoriferi abbandonati sul ciglio della strada, lattine, bottiglie di plastica e carte che decoravano a mo’ di palle di natale i cespugli del sentiero, tavoli e recinti divelti. Da qui nasce il prossimo impegno del Forum: elaborare un progetto che bonifichi e valorizzi realmente “le surte” in modo da farle diventare un ricchezza per il nostro territorio.

 

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