A proposito di invenzioni che cambiano il mondo Società

Ci sono invenzioni che hanno cambiato il modo di vivere di tutto il genere umano. Più volte nella storia, una semplice intuizione di un individuo oppure il lavoro di gruppo di un’equipe di menti ha apportato un cambiamento storico nella vita delle persone. Una volta, questi colpi di genio, questi passi in avanti per l’umanità, avvenivano a distanza di secoli, se non di millenni. Oggi, il lasso di tempo che intercorre tra un’invenzione rivoluzionaria e la successiva si è ridotto a pochi decenni, anche di meno, al punto tale che il prossimo balzo potrebbe avvenire anche fra pochissimo.

Senza voler partire dalla prima grande invenzione che fu il fuoco soffermiamoci a considerare gli ultimi due secoli appartengono praticamente tutte le altre invenzioni che hanno contribuito a definire la società moderna così come la viviamo oggi: la fotografia, la lampadina, l’automobile, il cinema, l’aeroplano, la radio, il telefono, la televisione, il computer, internet. Tutta una serie di creazioni dell’ingegno umano che oggi ci appaiono così scontate, che alle volte ci troviamo a domandarci come faceva la gente un tempo a farne a meno.

Quasi tutte queste invenzioni, all’epoca della loro introduzione, furono accolte spesso in maniera scettica dagli immancabili critici; c’è chi disse che il cinema non avrebbe avuto futuro, che nessuno poteva essere così folle da voler salire su un aereo, che la televisione era una scemenza e che il computer era un’idea folle. Ma siccome il futuro non è dei pessimisti, tutte queste obiezioni furono smentite dal tempo.

Ma oggi che viviamo circondati da cellulari, lettori mp3, tablet e navigatori satellitari, quale potrà essere la prossima invenzione che rivoluzionerà il nostro modo di vivere? Dovremo aspettare un decennio, un lustro, oppure molto meno? Difficile dirlo, perché, tra le tante novità tecnologiche, la sfera di cristallo che prevede il futuro ancora non esiste, ma è probabile che la prossima rivoluzione sia dietro l’angolo, che in questo momento sia già stata ideata o che addirittura ne esistano dei prototipi in qualche laboratorio.

Potrebbero essere i già annunciati Google glasses, gli occhiali per la realtà aumentata che entreranno in commercio già nel 2014? O forse questi accessori che secondo alcuni violano la privacy in maniera spaventosa e ci rendono simili ad esseri cibernetici sono destinati a finire nel limbo delle invenzioni inutili, quelle che non hanno cambiato di una virgola il nostro modo di vivere (come il dimenticato Segway, il monopattino elettrico che meno di dieci anni fa, nelle intenzioni dei suoi creatori, avrebbe dovuto costituire il mezzo di trasporto più usato nelle città)?

Solo il futuro potrà dircelo. Ma è un futuro che, probabilmente, anche a nostra insaputa, è già iniziato.

Saluti dalla plancia,

CARLO DELASSO

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