Contratti personale Conservatorio ''Nicola Sala'', secondo il Ministero le competenze attengono al presidente Società
“Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.
Con
la famosa frase evangelica, il presidente del Conservatorio di Musica
“Nicola Sala”, Antonio Verga, ha commentato la nota inviata, nei
giorni scorsi, dal Ministero dell’Università e della Ricerca che
ha confermato la tesi da lui sostenuta secondo la quale i contratti
di lavoro relativi al personale dell’Istituto, sia quello docente
che quello tecnico-amministrativo ed ausiliario, devono essere
stipulati dall’Ente e sottoscritti, così come stabilito dal Dpr
132/2003, dal suo legale rappresentate nonché presidente pro tempore
del Consiglio di Amministrazione.
Una tesi avversata tenacemente
dal direttore, Giosuè Grassia, che aveva proceduto, senza ascoltare
i moniti del presidente Verga, lungo una strada sbagliata, provocando
notevoli tensioni all’interno dell’Istituto.
Ora con una
nota ufficiale, indirizzata agli uffici competenti interessati alla
predisposizione dei contratti, il Ministero ha informato che le
competenze attengono al presidente.
Anche le prese di servizio
sono state oggetto di vibrate contestazioni da parte del presidente
poiché il direttore ne ha acconsentito l’effettuazione attraverso
la modalità on-line nonostante, per la validità dei contratti,
secondo il diritto amministrativo, devono essere firmate in
presenza.
“Ho
già provveduto - spiega il presidente Verga - a dare precise disposizioni agli uffici affinché venga ripristinata
la legalità e siano convocati i lavoratori interessati alla
sottoscrizione dei prossimi contratti che saranno, quindi, tutti
firmati e sottoscritti in presenza, ivi compresa la presa di
servizio”.
In
effetti, il Ministero dell’Università e della Ricerca, aveva
accolto in toto la tesi del presidente Verga, confermando, nella
nota, che “la
competenza alla stipula dei contratti di lavoro a tempo determinato
dei docenti e, in generale, i contratti di lavoro dei docenti quanto
del personale tecnico-amministrativo è del presidente
dell’Istituzione”.
Un
intervento, in verità, tempestivo, quello del Ministero, che ha
pienamente accolto le richieste del presidente Verga, impegnato, con
tutte le sue forze, affinché ogni fattispecie che riguarda
l’Istituto di Alta Formazione Musicale si realizzi nella massima
trasparenza e nella piena legittimità degli atti.
Nella nota
odierna del direttore, Giosuè Grassia, indirizzata al presidente del
Conservatorio, al direttore amministrativo, al direttore di
ragioneria e agli uffici interessati, egli riconosce, nella figura
del presidente, il datore di lavoro e, quindi, l’unico titolato
allo sottoscrizione dei contratti con i lavoratori.
In
particolare, Grassia, nella missiva, ora raccomanda all’Ufficio
Personale di predisporre i contratti, dopo l’individuazione,
sottoponendoli alla firma del presidente del Conservatorio, Antonio
Verga.
In precedenza, lo stesso presidente, in una nota inviata
al Superiore Ministero dell’Università e della Ricerca, aveva
evidenziato che “i
contratti individuali di lavoro a tempo determinato tra il
Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento e
ciascun docente erano stati sottoscritti telematicamente da un
soggetto giuridicamente privo di legittimazione, ovvero il direttore
del Conservatorio, Giosuè Grassia, determinando, con questa
procedura sbagliata, il vizio assoluto ed insanabile dei contratti,
sotto il profilo del difetto di legittimazione attivo e dell’eccesso
di potere, circostanza che rende nulla o addirittura inesistente la
procedura di assunzione, considerato il termine temporale della presa
di servizio entro le 48 ore dall’accettazione dell’incarico, per
la sottoscrizione del contratto”.
Sempre nella missiva inviata al Ministero, il presidente Verga aveva chiesto “l’annullamento in autotutela degli atti viziati, che avrebbero esposto il Conservatorio a gravi responsabilità amministrative e gestionali con conseguente danno erariale”.