GIORGIO MARCHESI RIVISITA IL FU MATTIA PASCAL NELLE PIEGHE DEL 900 Società

Nell'Auditorium Sant'Agostino si è esibito il noto attore Giorgio Marchesi con Il fu Mattia Pascal, accompagnato dal M° Raffaele Toninelli al contrabasso, autore delle musiche del recital. Gli indirizzi di saluto sono stati rivolti da Maria Bonaguro, presidente Amici dell'Accademia Santa Sofia e dal direttore artistico Marcella Parziale. La pillola scientifica-divulgativa è stata curata da Andrea Cusano, professore ordinario di Elettronica al Dipartimento di Ingegneria-Unisannio, con un interessante intervento intitolato La luce: una potente tecnologia per la salute dell'uomo.

Il docente con estrema chiarezza espositiva ha trattato una tematica riguardante l'applicazione della luce e le sue capacità terapeutiche, attraverso la fotobiomodulazione, dagli Egizi ai Romani e fino alle ultime scoperte in campo scientifico, per la guarigione di particolari patologie. L'istrionico interprete indossa un frac bianco, narra le vicende del bibliotecario Mattia Pascal, un piccolo borghese di Miragno. Per vendicarsi dell'amministratore disonesto Batta Malagna, compromette la dignità della nipote Romilda che è costretto inevitabilmente a sposare.

La sua vita diventa quotidianamente un inferno, subendo le angherie della suocera Marianna Pescatori. Mattia fugge dall'ambiente opprimente della sua famiglia e a Montecarlo vince alla roulette un'ingente somma. Legge poi sul giornale della sua presunta morte, a seguito del ritrovamento del corpo nella gora di un mulino, identificato dalla moglie e dalla suocera come Mattia Pascal. Egli approfitta della tragedia, per cambiare definitivamente identità, diventa così Adriano Meis. Nel monologo Giorgio Marchesi incrocia lo sguardo di Toninelli, che con le sonorità swing rende la narrazione avvincente. L'attore, originario di Bergamo scambia battute, frizzi e lazzi, con il contrabbassista, con uno stile canzonatorio incanta per la sua sorprendente recitazione. Vestito da rapper Marchesi, incarna il suo Adriano Meis, il suo spettacolo innovativo, attuale avvicina il mondo giovanile, che sta riempendo le sale. La miserevole esistenza di Adriano si scontra con la dura realtà, perché la sua identità acquisita non gli permette di vivere serenamente e ne turba la lacerata coscienza.

Il recital è perfettamente riuscito: Marchesi ha firmato la regia e l'adattamento con Simonetta Solder. L'evento sold out all'Auditorium Sant'Agostino ha ricevuto il notevole apprezzamento del pubblico con scroscianti e interminabili applausi, per il suo linguaggio che rispecchia la contemporaneità, ma pone la problematica delle identità nel contesto socio-culturale-antropologico del terzo millennio, dell'uomo che sfugge al proprio destino.                          Nicola Mastrocinque

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