Il piccolo libro dei perchè Società

I bambini hanno il periodo dei “perché?” che caratterizza una fase importante del loro sviluppo psicologico. Anche gli adulti, però, si pongono spesso il fatidico quesito, nella messianica attesa di una qualche risposta adeguata. Vediamone alcuni.

Il “perché” degli Italiani – Gli Stati Uniti d’America – vale a dire la più grande potenza al mondo – hanno una popolazione di circa 310 milioni di abitanti. Il loro Parlamento (chiamato “Congress”) è formato da due Camere. La Camera dei “Rapresentatives” - 435 eletti (ogni Stato ne elegge un numero proporzionato agli abitanti dello Stato stesso) – e il “Senate” - 100 eletti (due per ogni Stato). Totale: 535 rappresentanti. In Italia – circa sessanta milioni di abitanti – il Parlamento è formato da 630 Deputati e 315 Senatori: totale 945. Perchè più del doppio, quando siamo cinque volte inferiori di numero?

Il “perché” dei Beneventani – I membri della “casta” sparano bugie senza alcun ritegno, ritenendoci implicitamente degli imbecilli totali. Da noi, recentemente è stato affermato che l’acquisto di una Porsche (circa novantamila euro) è avvenuto in contanti e si esibisce ricevuta. E poi dobbiamo sopportare la proposta che un pensionato da 600 euro al mese non potrà più riscuotere in contanti, ma dovrebbe avere un conto corrente. Perché?

Il “perché” degli automobilisti – Una volta il Sole tramontava ad ovest e sorgeva ad est. Oggi, invece, il sole sorge e tramonta sempre nella direzione di marcia nella quale stiamo andando, venendoci a filo negli occhi appena sotto l’aletta parasole. Perché?

Il “perché” degli impiegati di banca – Per evidenti ragioni di sicurezza oggi in banca si entra sempre attraversando un dispositivo, chiamato “bussola”, che controlla che non abbiamo oggetti metallici potenzialmente pericolosi con noi. Ogni dieci clienti, almeno la metà rimane imprigionata in compagnia della vocina “Uscire e depositare gli oggetti metallici nell’apposita cassetta”. Tutti esibiscono un’aria quasi sorpresa, anche dolci signore con borsoni al seguito che potrebbero contenere una famiglia di cuccioli. Perché?

Il “perché” dei tifosi giallorossi – Abbiamo uno stadio capiente e ben attrezzato, tranne il solito black out nelle partite notturne trasmesse per TV. Abbiamo una società solida da diversi anni. Abbiamo allenatori e giocatori che, ai nastri di partenza, sembrano già promossi in serie B. Abbiamo tifosi che seguono con affetto la squadra anche in trasferte difficili. Abbiamo anche il fegato spappolato dal momento che ogni anno, come un rito, a metà campionato o poco prima cambiamo allenatore e abbiamo già abbandonato i sogni di gloria. Perché?

Il “perché” dei lavoratori e degli operaiIn ogni manifestazione si canta sempre un ritornello assai efficace, che recita. “Perché mai, perché mai / sempre in c…. agli operai?”. Già, perché?

LUIGI PALMIERI



 

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