La tradizione casearia sannita al servizio del paziente nefropatico Società
La tradizione casearia sannita al servizio del paziente nefropatico.
E’ questa la “mission” del progetto di ricerca che vede il Caseificio “Iaquilat” di San Salvatore Telesino, quale unico partner ufficiale in Campania della Fondazione dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano per la produzione dei primi formaggi FriP (Free Phosphate), utili nell’alimentazione di pazienti con problematiche renali.
Un prodotto importante all’interno della dieta mediterranea, fino ad ora escluso dall’alimentazione dei nefropatici ma che oggi grazie al caseificio sannita potrà essere introdotto addirittura con due tipologie di formaggi.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina alla Rocca dei Rettori, sede della Provincia di Benevento, dal professor Gianluigi Ardissino (nefrologo pediatra presso il Policlinico di Milano) che ha coordinato le ricerche, da Vito Amendolara (presidente dell’Osservatorio della Dieta Mediterranea), da Tommaso Zerella (dirigente della Asl di Benevento) che ha portato i saluti del direttore generale Gennaro Volpe.
A dare il benvenuto ai relatori è stato il presidente dell’Amministrazione provinciale Nino Lombardi che si è complimentato con l’azienda sannita per l’iniziativa e nello stesso tempo ha ringraziato il professor Ardissino per aver deciso di presentare i risultati della ricerca a Benevento, proprio nella sede istituzionale della Provincia.
Più che soddisfatto si è detto infine l’amministratore del caseificio “Iaquilat”, Massimo Iaquinto, “non solo perché la sua azienda è stata individuata dalla Fondazione di Milano quale produttore di questa tipologia di formaggi ma anche per poter portare sulla tavola di persone affette da patologie renali nuovi prodotti utili per la dieta mediterranea”.