Le stranezze della moda, dal tacco a virgola in poi Società

No, non è un tacco che sta per cedere sotto il peso di qualche chilo in più, è solo un tacco a virgola, la nuova tendenza, o meglio, la nuova stranezza della moda.

Le stranezze nel campo del design non sono mai mancate, basta guardare le creazioni di famosi shoes designer per rendersene conto.

Dalle scarpe di Kobi Levi, a forma di violino o banana, alle scarpe Armadillo di Alexander McQueen che, in passato, hanno fatto ribellare le modelle (se i tacchi alti hanno un’autonomia di due ore, su queste “sculture” si può resistere solo pochi secondi).

Ora arriva il tacco a virgola di Roger Vivier, Dior, Miu Miu e Marni. Il primo, lo stilista francese che ci ha regalato il tacco a spillo, dopo aver creato il tacco a virgola per Dior nei primi anni 60, ha rilanciato questa tendenza per il prossimo autunno inverno; anche gli altri stilisti l’hanno ripresa e modernizzata, in ogni caso la novità è assicurata, almeno per le più giovani.

Sì, perché le signore con un po’ di “esperienza” alle spalle riconosceranno che questo trend, come spesso accade, arriva dal passato e, precisamente, dal 1963.

Un trend che non apparirà certo in tutte le collezioni, ma chi vuole osare sa cosa scegliere. Se per le borse i grandi designer si sono “limitati” a borse trasparenti, con borchie o nei toni fluo, alle scarpe hanno riservato tutto il loro estro creativo.

Il brand Celinè, ad esempio, propone per la primavera scarpe con tacco alto o basso caratterizzate da uno strano elemento comune, la pelliccia interna o esterna colorata in varie nuances; calzature che certo non passano inosservate, soprattutto con le alte temperature.

Ma che fine hanno fatto le vecchie, classiche décolletés? Non saranno la novità del momento ma restano sempre una certezza nel volubile panorama della moda.

RENATA DEL PRETE 

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