L'esercito dei falsi medici che curano gli ammalati veri. Esiste un metodo infallibile per smascherarli Società

Quando c'è la salute c'è tutto” recita un vecchio ma sacrosanto adagio, però, poiché nessuno è esente da malattie nel corso della vita, poter contare su un bravo medico in caso di bisogno è una “manna dal cielo”.

Purtroppo, sempre più spesso servizi giornalistici e trasmissioni televisive come ad esempio “Striscia la Notizia” e “Report” ci parlano del triste fenomeno dei falsi camici bianchi, un esercito che nel Bel Paese sta crescendo spudoratamente.

In base alle stime più recenti, ogni anno finiscono a processo circa mille persone: il reato è l'esercizio abusivo della professione e lo inseguono soprattutto i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità ed i finanzieri.

I medici iscritti all'Ordine sono più di 340mila, di questi circa 57mila sono odontoiatri e la maggior parte di abusivi si riscontra proprio in quest'ultima categoria di dottori - per lo più odontotecnici che si spacciano per dentisti - complessivamente, però, i ciarlatani superano le 30mila unità.

Eclatante il caso di quel pediatra senza laurea che per 19 anni ha esercitato a Rho, oppure del non ortopedico che si è occupato anche dei giocatori di una nota squadra di basket, fino ad arrivare al ragioniere che si spacciava per ginecologo.

A infilarsi nelle pieghe del sistema a volte può bastare un'autocertificazione: episodi di cronaca narrano, infatti, di giovani che dopo un tot di esami universitari si sono bloccati, ma esibendo un'autocertificazione falsa attestante il diploma di laurea sono riusciti ad entrare in una scuola di specializzazione al termine della quale hanno iniziato a lavorare in cliniche o ambulatori privati.

A dare sicurezza agli ignari clienti, infine, c'è il “pezzo di carta taroccato” appeso al muro, comprato in una stamperia molto poco ortodossa o su uno dei diversi siti internet specializzati, ma le false lauree si vanno a prendere anche in Paesi dell'Est Europa, come la Romania, non tralasciando coloro che si fanno intestare diplomi di università sudamericane, per poi chiedere il riconoscimento dei titoli in Spagna - che ha accordi bilaterali con questi Paesi - e automaticamente esercitare in Italia.

Insomma, una vera e propria piaga che sempre più a gran voce i veri medici e le libere associazioni di cittadini chiedono di sanare con controlli capillari ed un inasprimento delle pene per questi truffatori.

Tutelare la propria salute è un diritto legittimo e un metodo comodo e semplice per controllare se un medico è veramente tale oppure è un imbroglione ce lo offre internet, basta andare sul portale della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) - a cui si può accedere anche tramite il sito dell'Ordine della propria provincia - e fare una ricerca anagrafica, oppure direttamente a questo link: http://application.fnomceo.it/Fnomceo/public/ricercaProfessionisti.public, quindi inserire il cognome del dottore (e se si vuole pure il nome e la provincia) ed avviare la ricerca, così si vedrà se è iscritto o meno. Ovviamente, se non dovesse comparire nell'elenco c'è da preoccuparsi e se il fedifrago provasse ad accampare scuse assurde del tipo: “Sono già iscritto in un altro ordine perciò il mio nome non può risultare in quello dei medici” scoppiate a ridergli in faccia e poi correte a sporgere denuncia alle autorità competenti... con la salute non si scherza!

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it

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