Notti di festa, brillanti occasioni Società

Ormai ci siamo, l’atmosfera natalizia ha conquistato la città e molti dei nostri cuori. Tutti sentono il dovere (o hanno il piacere) di essere più eleganti oltre che più buoni. Vestirsi per le feste, nessuno sfugge a questo rito. C’è chi incontra parenti (spesso serpenti) lontani e vuole far bella figura, c’è chi ha lavorato tutto l’anno e ora vuole darsi alla pazza gioia con attesissima overdose di spumante, torrone, panettone e lustrini. Si, proprio lustrini, o anche paillettes, glitter o stass, mille modi per chiamare quel luccichio che a Natale e Capodanno sembra davvero irrinunciabile.

Il rischio di confondersi con le luminarie natalizie è altissimo e, come scrive la Litizzetto nel suo nuovo libro in collaborazione con Franca Valeri, “si fa fatica a trovare una maglietta che non abbia sopra un paio di paillettes, eppure si trappano e vanno lavate a mano”.

Figlie, mogli e forse pure madri sono passate ai regali “utili”; della “letterina a Babbo Natale” ormai non si ha più traccia e sotto l’albero arrivano anche i regali acquistati da se stessi per se stessi come l’ultima t-shirt Benetton chiamata Pin-Up perché pensata per esaltare le forme delle donne rendendole (almeno si spera) procaci sottolineando il décolleté e strizzando il punto vita; seguono i leggings modello push up di Calzedonia che altro non sono che i vecchi fuseaux di venti anni fa che ritornano, cambiano nome e diventano più “tecnologici” (nel senso che promettono di alzare il sedere nascondendo gli eccessi dell’inverno).

Poi trucco studiato, tacco alto per le donne, giacca e cravatta nuova per l’uomo. L’importante è “fare scintille” con l’abito acquistato in anticipo o fissando l’armadio per scovare quello giusto. Insomma oro, argento e rosso non arrivano solo ad addobbare l’albero ma aiutano a recuperare quel clima festoso tanto caro a tutti noi.

RENATA DEL PRETE

Altre immagini