Referendum: per saperne di più Società

Il 12 e il 13 giugno siamo tutti chiamati ad un diritto-dovere civico da non sottovalutare. Per poter esprimere al meglio il nostro voto dobbiamo sviluppare le nostre consapevolezze e destare le nostre coscienze. Il Ministro degli Interni Roberto Maroni ha scelto per la divisione delle elezioni, quando di fatto potevano essere inglobate con quelle del 15 e 16 maggio. Tale scelta costerà alle casse dello stato, come evidenziano alcune stime riportate dalla stampa, uno spreco di 400 milioni di euro in più rispetto ad un ipotetico accorpamento delle elezioni amministrative col referendum, senza considerare che se non andranno a votare il 50% + 1 degli aventi diritto i referendum non saranno validi.

L’esito referendario è una fonte del diritto primaria che vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo, il prossimo referendum è di tipo abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge (articolo 75) e si utilizza come soluzione per abolire una legge già esistente o parte di questa. I quesiti referendari sono quattro e riguardano: il legittimo impedimento, la privatizzazione di fatto dell’acqua previsto dal decreto “Ronchi” (due quesiti) e il ritorno all’energia nucleare. Il voto “SI”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario. Il voto “NO”, invece, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario.

Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.

Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma. L'abrogazione parziale è legata alla parte di normativa che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a logiche di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio stesso.Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.

Per il terzo quesito si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia.Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.

Il quarto quesito riguarda il legittimo impedimento, che <<è l’istituto che permette all’imputato, in alcuni casi, di giustificare la propria assenza in aula. In caso di assenza ingiustificata bisogna distinguere se si tratta della prima udienza o di una successiva…>>. Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano, perché quando chi governa un paese è accusato di un crimine ha il diritto e il dovere di difendersi, ma nel processo non dal processo. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.

Per i Sì o per i No, ognuno voti secondo la propria coscienza, ma l’importante è recarsi alle urne… Non lasciamo inespressa la volontà popolare e inattuato il principio di democrazia espresso dall’art.1 della nostra Costituzione, non facciamoci derubare del diritto di decidere. Ricordiamo inoltre, per correttezza, che è possibile scegliere quali referendum votare, ritirando solo le schede che interessano. Il quorum infatti viene calcolato per ogni singolo quesito.  

MARIASERENA PELLEGRINI

 

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