Successo a Bonito per il libro sui Cassitto Società

Grande interesse e tanti spettatori per la presentazione dell’ultimo libro delle edizioni Realtà Sannita I Cassitto-Storia di un'illustre famiglia meridionale tra Capitanata, Principato Ultra e Napoli, opera di Andrea Jelardi e Valerio Massimo Miletti, collaboratori del nostro giornale nonché discendenti dei Cassitto conti di Ortemburg venuti da oltralpe nel Regno di Napoli in epoca aragonese e stanziati dapprima in Puglia e poi in Irpinia, a Napoli e nel Sannio ove furono protagonisti fino al XIX secolo.

L’evento si è svolto a Bonito - paese che ospitò la famiglia per circa due secoli - nel pomeriggio di domenica 29 giugno presso la Biblioteca Comunale “Crescenzo Miletti” appena riaperta nell’ex Convento francescano di Sant’Antonio a cura del neoeletto sindaco avvocato Giuseppe De Pasquale che, dopo i saluti, ha lasciato la parola al dirigente scolastico professor Virgilio Iandiorio, a Fausto Baldassarre docente dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose San Giuseppe Moscati di Avellino e al moderatore Salvatore Salvatore, presidente dell’associazione P.S. Mancini di Trevico.

I relatori si sono soffermati soprattutto sulla dirittura morale dei Cassitto e sul loro impegno tramandato nei secoli e per molte generazioni senza mai farsi attrarre dai facili agi della nobiltà, lasciando - come sottolineato dal professor Iandiorio - ovunque il segno della loro presenza come nel caso di Federico Cassitto, poliedrico giurista, agronomo, botanico, letterato e scienziato vissuto tra il Settecento e l’Ottocento che creò nel vasto territorio del Principato Ultra una rete di scambi efficientissima facente capo al pionieristico «Giornale Economico».

Il professor Baldassarre si è viceversa soffermato sulle molte biografie presenti nel libro e sui meriti di ciascuno con contributi nell’archeologia con gli scavi di Aeclanum e i rapporti con studiosi italiani e tedeschi di fama internazionale, in politica e nei moti del 1799 e 1821, nella letteratura ove ebbero legami anche con D’Annunzio, nella poesia grazie alle opere di Luigi Cassitto, nella filologia con la scoperta di favole inedite di Fedro ad opera di Giovanni Antonio, nonché nella teologia e nella fede mediante la predicazione del Priore Domenicano Padre Luigi Vincenzo cui si attribuirono anche prodigi e miracoli.

Non meno rilevanti, infine, le tracce giunte fino nostri giorni, evidenti ad esempio nell’incoraggiamento dell’istruzione infantile da parte del prefetto Raffaele a Benevento e in altre città, nella Galleria Umberto a Napoli alla quale collaborò l’architetto Giuseppe, in un progetto per il museo del Cairo a firma di Umberto Cassitto, nelle opere del drammaturgo Ernesto e soprattutto nelle satire postunitarie di Luigi contro i malcostumi politici di un’Italia dove - allora come oggi - «tra destra e sinistra, sempre male si amministra».

Di viva attualità, poi, le teorie economiche di Federico che peraltro creò un orto botanico ad Avellino (oggi Villa Comunale) e volle nell’agro bonitese strade rurali, masserie mezzadrili e coltivazioni sperimentali di gelsi, querce, pioppi e altre specie arboree oggi plurisecolari onde stimolare il progresso agrario e avviare la stabile pratica della mezzadria così come ha precisato Giuseppe Beatrice, esperto di botanica e agronomia presente tra il pubblico. In conclusione il saluto degli autori e dell’editore Giovanni Fuccio che ha rivolto anche parole di plauso al neosindaco di Bonito per l’impegno personale in ambito culturale, ricordando altresì la figura dell’onorevole bonitese Alfredo Covelli che ebbe saldissimi legami con Benevento.

Prima dell’apertura del buffet, una mostra di documenti e quadri antichi della famiglia Cassitto allestita con l’aiuto di Gaetano Di Vito, fondatore del Museo alla ricerca cose perdute, ha particolarmente interessato il numeroso pubblico. Tra le autorità e i cittadini presenti: l’assessore alla Cultura Melania Masiello, i consiglieri comunali Giuseppe Cotugno, Luigi Pagliuso, Tommaso Vazza e Giuseppe d’Ambrosio, nonché lo storico Gennaro Passaro, il fotografo Andrea Basile della Basile Advertising, le professoresse Flora Santosuosso e Cecilia d’Inverno, la signora Caterina Covelli nipote dell’onorevole Alfredo, il veterinario Nicola Merola e il medico Euclide Inglese.

Ha rappresentato il Comune di Teora, dove pure vissero alcuni Cassitto, Emidio Natalino De Rogatis, ed hanno partecipato inoltre: da Calvi Franca Molinaro giornalista, etnografa, poetessa, artista e direttrice del Centro di ricerca La Grande Madre; da Mirabella Eclano il professor Valentino d’Ambrosio, da Ariano Irpino Raffaele Guardabascio, Tonino Alterio, Ottaviano d’Antuono e Gabriele Speranza; da Grottaminarda l’architetto Iacoviello e il dottor Michele d’Ambrosio; da Benevento l’ex provveditore Mario Pedicini, l’avvocato Nicola Del Basso e la preside Raffaella Petrillo; da Colle Sannita lo storico e genealogista Fabio Paolucci e l’avvocato Fiammetta Meomartini.

Tra i discendenti dei Cassitto erano invece presenti la valente professoressa ottantanovenne Ermelinda Pagella e i signori Michele, Manlio e Valeria Miletti, mentre attestati di stima sono giunti dall’avvocato beneventano Francesco Criscoli e da Lorenzo Cassitto ingegnere e docente al Politecnico di Milano.

Del libro si parlerà ancora in autunno a Teora e presso la Camera di Commercio di Avellino che ebbe, tra i suoi pionieri e fondatori, proprio Federico Cassitto al quale - a testimonianza dei grandi meriti - anche la città di Roma ha intitolato una strada.

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