Vino del Sannio e mozzarella di bufala, un abbinamento... sorprendente Società

Mi raccomando, compra la mozzarella di Aversa” disse Totò in una memorabile scena di Miseria e nobiltà. Si riferiva alla mozzarella di bufala creata in un fazzoletto di territorio della Campania, dove la produzione avveniva coniugando latte di bufale munte una sola volta al giorno, mani sapienti ed antiche tecniche di lavorazione, che davano alla mozzarella un gusto unico al mondo.

Oggi rappresenta il più importante dei marchi Dop del Mezzogiorno, quarto sul mercato nazionale per produzione e terzo formaggio Dop italiano. Parliamo di un’importante filiera produttiva, ricca di eccellenze, che punta moltissimo su qualità e innovazione. A celebrarla è il “Mozzarella Championship”, che quest’anno ha premiato i Caseifici Vannulo di Paestum e Don Peppe Diana di Castel Volturno.

Le degustazioni si sono svolte nella splendida cornice di Palazzo Petrucci di Napoli, con vista sul mare, in abbinamento a quattro vitigni del Sannio: il Greco, la Coda di Volpe, il Fiano e la Falanghina del Sannio.

Per promuovere le nostre denominazioni preferiamo questi appuntamenti ai grandi eventi, dove c’è un grande distacco tra chi presenta e chi partecipa. Legare il vino in questo caso alla mozzarella di bufala - ha dichiarato nel suo saluto Libero Rillo, presidente del Consorzio Vini Sannio - significa valorizzare maggiormente il nostro territorio e due prodotti campani inimitabili altrove”.

GIUSEPPE CHIUSOLO 

Altre immagini