Campania Divina e Benevento Divina Cultura

Si è molto discusso, in questi giorni, del video promozionale “Campania Divina”, dove il testimonial è l’attore Alessandro Gassman, in quanto il Sannio non compare nemmeno in un minuscolo fotogramma nei circa due minuti di durata che lo compongono. Le zone più rappresentate sono quelle costiere e ci sono solo due rapidissimi fotogrammi dedicati all’Irpinia.

Diversi articoli di giornale sono stati dedicati all’argomento, tantissime le osservazioni degli internauti sui social ed anche un susseguirsi di dichiarazioni di politici. Sotto accusa vi è il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, accusato da più parti di avere ancora una volta marginalizzato le aree interne. Inoltre molti si chiedono quanto sia costata alle tasche dei contribuenti questa “operazione promozionale”.

Pare che, in effetti, lo spot incriminato sia solo il primo di una serie che dovrà uscire per promuovere le bellezze della nostra regione. È vero? E, se sì, il Sannio avrà finalmente lo spazio che gli spetta in quanto, come è stato già osservato da alcuni, patrimonio Unesco e città più bella del Sud dopo Spoleto?

Proprio pochi giorni prima che uscisse lo spot prezzolato in questione, Lucia Gangale, docente e saggista, storica firma della nostra testata, ha lanciato sul web l’ennesima produzione della sua ventennale rivista Reportages Storia & Società: uno spot di circa un minuto, interamente dedicato alla sola Benevento. Il tutto a costo zero, attraverso riprese video da lei realizzate e l’utilizzo di una base musicale libera da copyright, presa da un sito web dedicato.

Lo spot si intitola “Studio per Benevento Capitale della Cultura” ed è visionabile all’indirizzo: www.youtube.com/watch?v=xk1y25iDoBE.

Da una pagina facebook Gangale ha spiegato: «Ho visionato tutti e dieci i video delle città italiane candidate a Capitale italiane della Cultura 2026 e, come sempre, mi chiedo come mai Benevento non riesca a produrre uno straccio di dossier per avanzare questa candidatura, per la quale avrebbe tutte le carte in regola. Strano... Con tutti questi esperti di arte, storia, giornalismo, svevi e longobardi, angioini e aragonesi, biblioteche e politica, pare che non si riesca a fare qualcosa che porterebbe alla città delle cifre di denaro astronomiche e rinomanza a tutti i livelli. Invece, chi non la conosce dice: Benevento? Ah sì, Napoli.

Allora stasera, a costo di fare l’una di notte, ho montato questo video sulla città che vi presento. Uno studio che immagina di proporre Benevento a Capitale Italiana della Cultura».

Il video è stato subito condiviso dai gruppi “Occhio sulla città di Benevento”, “Sei di Benevento se…” e dal gruppo “Musei e Beni Culturali”, del presidente di Isidea, Rito Martignetti, il quale, nel presentarlo, ha chiosato: «un filmato di Lucia Gangale per denunciare l’ERRORE di NON aver CANDIDATO la città di BENEVENTO a CAPITALE italiana della CULTURA».

Il video ha generato migliaia e migliaia di visualizzazioni, suscitato apprezzamento, speranze, emozione (almeno da quanto si evince dai molti commenti dei visitatori).

In effetti, la direttrice di Reportages non è nuova a produzioni di questo genere. Ad esempio, durante il Covid, la sua rivista ha lanciato il video “Benevento resiste”, mentre, come itinerario in lingua francese, in rete vi è un altro suo video che si intitola “Balade dans la ville de Benevento”.

Siamo lieti, come testata in cui Lucia Gangale ha mosso i suoi primi passi da giornalista, parlarne oggi in quanto professionista intenta, fra l’altro, a curare in maniera indipendente l’immagine della città.

Nel contempo, auspichiamo che altri videomaker sanniti, terminata l’ora delle polemiche, vogliano creare, anche per il gusto di farlo, altri prodotti multimediali di gran qualità che diano risalto alle bellezze di Benevento. Una sorta di class action per ricordare agli amministratori preposti, che spesso se ne dimenticano, che esistono le aree interne e che esse hanno tesori ed energie inimmaginabili.