Giuseppe Leone: 40 anni d’arte e di passione Cultura

Domenica 18 dicembre, presso il Museo Arcos di Benevento, il pittore e artista di Buonalbergo Giuseppe Leone - docente di tecniche pittoriche all'Accademia di Belle Arti di Napoli dopo esperienze didattiche a Lecce, Sassari e Carrara e da decenni presente sulla scena artistica nazionale e internazionale - ha presentato la mostra “Oro, Petrolio, Alchimie” ed un libro catalogo con lo stesso titolo che ripercorre un quarantennio di carriera.

A presentare il volume e l’esposizione, seguita con particolare successo dalla cittadinanza, sono intervenuti Alfonso Ruffo, direttore del quotidiano “Il Denaro” ed editore del libro, Carlo Falato, Assessore alla Cultura alla Provincia di Benevento e Francesco Gallo, critico d’arte, con la partecipazione di Mario Esposito, Presidente del Premio Penisola Sorrentina.

Assessore alla Cultura del Comune di Buonalbergo fino allo scorso maggio, Leone ha sempre tenuto vivo e saldo il legame con la sua terra sin da quando agli esordi come grafico alla redazione del quotidiano «Napoli Oggi» accanto a maestri e giovani promesse del giornalismo nazionale come Orazio Mazzoni, Roberto Napoletano, Antonio Sasso, Mario Orfeo e lo stesso Ruffo, sperimentando poi tutte le tappe di un percorso artistico variegato e multiforme che - spaziando dalla pittura alla scultura, alle arti applicate - ricorre all’utilizzo delle tecniche e dei materiali più disparati.

Rinnovando forme tradizionali con straordinaria creatività, Peppe Leone ha creato sperimentazioni artistiche di successo che, dal Ciclo di Esther, si sono evolute ne La luna e la Chiave, Gesti, Superfici, Cellule, Arburesa, fino alla fervida collaborazione con il poeta visivo Luciano Caruso e alla fase ove predomina la calligrafia.

Innamorato del proprio lavoro e autodefinitosi «un esploratore in cerca di nuove verità e di altri fattori della conoscenza», Leone ha saputo trasmettere tale passione agli studenti che da sempre lo seguono con entusiasmo, dei critici che ne apprezzano le doti e l’inventiva, e soprattutto del pubblico e delle istituzioni, tant’è che una sua opera, l’Alchimista, verrà prossimamente esposta presso la nuova sede de “Il Denaro” alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Alla mostra, che resterà aperta fino all’8 febbraio 2012 tutti i giorni dalle 10 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.30 si potranno ammirare le più belle opere dell’artista buonalberghese che peraltro rappresentano non solo la storia di quarant’anni di lavoro, ma anche la sintesi di influssi scaturiti da intense collaborazioni e proficui sodalizi con Salvatore Emblema, Michele Sovente, Luciano Caruso e molte altre personalità artistiche del Novecento, fuse in uno stile personale e dinamico che, nel libro, si possono ammirare in belle tavole a colori e sono illustrate da alcune tra le migliori firme del mondo della critica e del giornalismo d’arte.

Formatosi in un ambiente artistico carico di grande forza innovativa, Leone ha forgiato la sua arte anche grazie al giornalismo, dove ha appreso la necessita di modulare gli spazi, analizzare la realtà e a ricomporla nella veste grafica più consona, trasponendo poi nell’arte questa particolare attitudine diventata dote, e dando così all’immagine asettica e talvolta stereotipata una nuova interpretazione, significati personalizzati e vita autonoma.

Oro e Petrolio, infatti, sono gli elementi di una realtà agognata ma empirica perché fatta di bramosie e vane promesse che acquista tuttavia valore grazie all’alchimia dell’artista che sapientemente ne coglie l’essenza più intima, la continua evoluzione e la necessità di reinterpretazione in un’ottica che tenga d’occhio il passato e il presente per proiettarsi fiduciosa al futuro.

ANDREA JELARDI

 



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