Nasce a Cerreto Sannita la Biblioteca del Sannio Cultura

Tre tomi in verticale visti dall'alto, oppure tre arcate di colore rosso atte a simboleggiare la trifora caratterizzante la facciata principale del Palazzo del Genio di Cerreto Sannita, questo il logo creato da Tabula Rasa Eventi per La Biblioteca del Sannio, il progetto unico nel suo genere ed al contempo innovativo ed ambizioso (di cui abbiamo scritto sul n° 16 - ottobre 2011 del nostro quindicinale - ndr), la cui presentazione ufficiale si è avuta sabato 17 dicembre u.s., in pieno e perfetto clima natalizio.

Situata negli ampi saloni dello storico e centralissimo palazzo cerretano di Piazza San Martino, la Biblos vuole essere propulsore di cultura riunendo in un solo luogo fisico tutti i libri e le riviste redatte nel Sannio, sul Sannio e da Sanniti e - a giudicare dal folto pubblico presente al suo battesimo nel salone principale - l'evento era davvero molto atteso.

Ad aprire ufficialmente la serata è stato il giornalista Billy Nuzzolillo che, in qualità di moderatore, ha introdotto i qualificati relatori, presentato i vari intermezzi e concluso con un'intervista informale, quasi una chiacchierata tra buoni amici, con il maestro Ugo Gregoretti, noto regista, sceneggiatore e giornalista che coltiva ormai da tanti anni un legame molto speciale con il Sannio.

Dopo i saluti istituzionali di Lorenzo Morone, vicesindaco nonché assessore alla Cultura di Cerreto Sannita, Antonello Santagata, presidente dell'Associazione Culturale che ha promosso l'iniziativa, ne ha illustrato la genesi e spiegato le finalità: “Quando nel luglio scorso lanciai l'idea della Biblioteca del Sannio su facebook furono cliccati un sacco di mi piace’ e notai che quasi tutti i click erano stati effettuati da giovani e da donne e quindi pensai che la cosa potesse avere sicuramente successo, perchè c'erano due elementi vincenti: l'entusiasmo giovanile e la concretezza femminile. Questa idea di raccogliere quanto scritto nel Sannio, sul Sannio o da autori sanniti poteva sembrare un'utopia, invece, grazie all'impegno costante dei nostri soci ed al sostegno caloroso di tanta gente, soprattutto autori, ma anche semplici appassionati ed enti pubblici che hanno mostrato grande slancio nei confronti del progetto, stiamo realizzando uno straordinario sogno e nel giro di poco tempo abbiamo già superato le 1000 copie, praticamente ciò che ci eravamo proposti di raccogliere per Natale. Evidentemente - ha continuato Santagata - si sentiva forte la necessità di creare uno scrigno della cultura sannita. Noi ci proponiamo, inoltre, di recuperare testi antichi e di promuovere nuove pubblicazioni. Per di più, abbiamo ottenuto anche l'adesione al polo NAP-SBN (Sistema Bibliotecario Nazionale), che garantisce il funzionamento della biblioteca secondo degli standard nazionali”.

Quindi ha chiosato “Nell'era della globalizzazione, dove ci sono modelli anonimi e uguali per tutti, non possiamo fare a meno della nostra identità culturale, custodirla e divulgarla. Noi, molto modestamente, non abbiamo la presunzione di fare cultura, ma abbiamo l'ambizione di promuove la cultura del nostro amato Sannio. Senza la cultura un popolo non può progredire!”.

I testi raccolti sono di ogni genere: storia locale, tradizioni, dialetti, libri religiosi e di poesie, narrativa e riguardanti personaggi noti o meno noti.

Per dovere di cronaca, nel suo lungo discorso, Santagata ha menzionato più volte la sensibilità del nostro editore, Giovanni Fuccio, il quale è stato tra i primi ad aderire all'iniziativa donando gli oltre 100 titoli pubblicati nel corso degli anni.

Fuccio, dal canto suo, ha salutato con gioia il coraggio dell'Associazione cerretana, ritenendo davvero straordinaria l'idea di istituire una biblioteca con siffatte caratteristiche, realizzata anche grazie ad una amministrazione comunale “illuminata”, ma - fedele al suo stile pragmatico e privo di ampollosità - non ha mancato di fare un'attenta analisi critica afferente vari aspetti legati all'universo libro nel nostro territorio.

Ci sono delle biblioteche, a cominciare dalla Biblioteca Provinciale e da quella del Museo del Sannio - ha spiegato -, che non hanno mai avuto la puntualità di acquistare e custodire i volumi che riguardano il Sannio, come se i libri che interessano la nostra cultura fossero ‘figli di un dio minore’, mentre i primi tomi che dovrebbero acquistare sono proprio quelli, perchè i ricercatori e gli studenti che vogliono approfondire la storia e la cultura sannita presumono di trovare nelle nostre biblioteche determinati libri e invece quasi mai è così. E sapete chi ha sopperito a questa carenza in passato? Le redazioni dei giornali locali, anch'essi erroneamente tante volte considerati ‘figli di un dio minore’. Eravamo e siamo noi a conservare tanti di quei libri, e non solo, persino dalle pagine culturali dei nostri periodici molte persone hanno potuto attingere notizie che riguardavano appunto la storia e la cultura sannita”.

Da qui le conclusioni: “Certo le cose cambiano, la tecnologia progredisce ed è giusto che sia così, però i libri non spariranno e quelli di interesse locale avranno sempre maggiore riguardo e interesse, perchè c'è costantemente la necessità di andare a pescare le radici della nostra vita e della nostra cultura”.

A seguire sono intervenuti, con parole di lode e di massima disponibilità nei confronti della Biblioteca del Sannio, il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Benevento, Raffaele Del Vecchio; il presidente dell'Ente camerale sannita, Gennarino Masiello; il presidente dei Lions Club Benevento Arco Traiano, Michele Pastore e il direttore dell'EPT, Marcello Zeppa.

Belli ed interessanti, inoltre, sono stati gli intermezzi degli allievi di tre istituti scolastici sanniti: il “Livatino” di San Marco dei Cavoti, l'istituto Telesi@ di Telese Terme ed il Kennedy di Cusano Mutri, che con rappresentazioni d'opera, letture di brani, poesie e musica hanno allietato gli astanti.

Chicca finale, la chiacchierata informale tra Billy Nuzzolillo e Ugo Gregoretti che, a tal proposito, hanno preferito alzarsi dal tavolo dei relatori e sedersi su due comode poltroncine verdi, molto più vicine al pubblico.

Gregoretti ha parlato del suo rapporto pluridecennale che lo lega al territorio sannita. Iniziato alla fine degli anni '50 quando il padre, che viveva e lavorava a Napoli, recatosi per un weekend a Pontelandolfo vide la Torre, se ne innamorò e fece di tutto per acquistarla. Continuato negli anni '80 con la creazione del Festival Benevento Città Spettacolo e rinsaldatosi ulteriormente nel terzo millennio grazie all'iniziativa teatrale riservata agli studenti universitari e denominata Universo Teatro.

Ed a Nuzzolillo che gli ha chiesto un consiglio per far sì che la Biblioteca del Sannio abbia una prospettiva di crescita maggiore, Gregoretti ha candidamente risposto: “Questa biblioteca a mio avviso ha già un'importanza ampia che sicuramente tenderà ad accrescere. Nel periodo infausto nel quale stiamo vivendo, in cui uomini che hanno il potere affermano che con la cultura non si mangia e quindi non va sorretta, a me fa molta tenerezza pensare che qui a Cerreto c'è un gruppo di giovani che risponde fondando una biblioteca”.

ANNAMARIA GANGALE

 

Nella foto il giornalista Billy Nuzzolillo mentre intervista il regista Ugo Gregoretti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altre immagini