Una occasione mancata la mostra sull’ing. De Rienzo Cultura

Si tiene dal 28 ottobre al 6 novembre a Palazzo Paolo V una mostra di foto e documenti sull’ ingegnere Gennaro De Rienzo, Capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Benevento negli anni ante e dopo guerra ed attivo progettista fino agli anni settanta. Morirà nel 1978 ad 80 anni.

Molti in città lo ricordano come l’artefice delle più belle opere pubbliche realizzate a Benevento in quegli anni, a cominciare dagli edifici di piazza Risorgimento (all’epoca piazza del Littorio), al Palazzo delle Poste, al Palazzo delle Corporazioni (oggi Camera del Commercio), alla sistemazione di viale Principe di Napoli e alla realizzazione del quartiere Costanzo Ciano (oggi rione Libertà). Nonché varie costruzioni e ville private: fra tutte ricordiamo la bellissima Cappella Rummo al cimitero.

L’Amministrazione comunale già negli anni novanta gli aveva intitolato una lunga strada proprio nel rione Libertà.

L’idea di ricordarlo con una mostra è stata una ottima iniziativa : era doveroso da parte dell’Amministrazione tenere viva la memoria di un suo dipendente che tanto ha fatto per la Città ad altissimo livello, perché De Rienzo non era solo un ottimo tecnico ma un progettista di primordine, uno studioso e un esecutore eccellente. Anche se non tutti i suoi progetti si realizzarono, come ad esempio, la grande Piazza della Vittoria e un secondo ponte sul Calore, ipotizzato già negli anni venti, ai tempi del Podestà Donisi , che subito lo aveva apprezzato fin da giovane (aveva solo 27 anni!) stimolandolo e dandogli mano libera nelle realizzazioni.

Dicevamo l’idea era buona …… ma l’allestimento della mostra lascia molto a desiderare. Il materiale in esposizione (foto e documenti) è sufficiente ma non abbondante, ma soprattutto è carente di chiare indicazioni esplicative: sono completamente assenti le date delle foto e dei documenti esposti. Anche la gigantografia ove figurano vari personaggi è anonima: non vi è riportato chi sono gli uomini fotografati.

Poi la cosa più grave, non vi è in distribuzione una brochure, un opuscolo, uno scritto da dare (magari a pagamento) ai visitatori che ricordi il protagonista con qualche notizia in più di quanto riportato sullo scarno manifesto appeso all’inizio del percorso, ove è completamente assente qualche notizia sull’uomo e della sua vita in città.

Peccato! Il tutto sembra alquanto improvvisato, fatto più per dovere che per ricordare un grande progettista del suo tempo.

RENATO LA PECCERELLA

 

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