A Vitulano il marmo sposa la castagna, per la gioia degli occhi e del palato Cultura

La montagna come risorsa, vivibile nelle diverse stagioni dell'anno. In questo periodo di fine autunno protagonista assoluta è la castagna, che richiama nei luoghi montani appassionati e gourmet da ogni dove. Come a Vitulano per l’annuale “Sagra della castagna”, dove dalla natura al cibo… all’arte, il passo è davvero breve. Un gioiello del piccolo borgo della Valle Vitulanese è lo “Spazio d’Arte a cielo aperto”, nel giardino che collega la chiesa della Trinità, oggi Pinacoteca, alla cappella dei Nobili: un scrigno architettonico, impreziosito da sculture realizzate in loco da Maestri scultori, italiani e stranieri, durante l’annuario “Simposio di scultura”.

Parliamo di un originale evento artistico ideato nel 2014 dallo scultore Mariano Goglia e realizzato grazie alla sensibilità di politici lungimiranti, che mirano a valorizzare con intelligenza una materia prima che la Natura in milioni di anni ha donato a questo lembo di Sannio: il marmo di Vitulano.

Io decanto le qualità estetiche del marmo di Vitulano, che quando viene portato a specchio, ad una finitura accurata, per la sua eleganza diventa un elemento da ammirare”.

Per le sue originali policromie è tra i materiali lapidei italiani di eccellenza, scelto da artisti di ogni tempo per adornare un tempo chiese e beni monumentali, oggi residenze e centri urbani con arredi artistici. Diverse le autentiche varietà: dal Grigio Perla al Grigio Roseo, dal Rosso Urìa al Giallo Urìa, dal Giallo di Vitulano al Verde di Vitulano alla “Lumachella bianca”.

Il colore, la purezza, il bagliore della pietra crea effetti decorativi che costituiscono lo stile intrinseco di questo prezioso marmo. “Non a caso è stato scelto dal Vanvitelli per adornare lo scalone reale della Reggia di Caserta: portato a finitura, con sapienza e pazienza, il risultato è che non puoi definirla più ‘una pietra’. Diventa un gioiello”.

GIUSEPPE CHIUSOLO 

Altre immagini