Due artisti sanniti protagonisti del nuovo Evangelario Ambrosiano Cultura

Per raccogliere le sfide del nostro tempo la Chiesa Ambrosiana ha commissionato agli artisti contemporanei le illustrazioni da corredare nel nuovo Evangeliario.

A margine del ministero pastorale il cardinale Dionigi Tettamanzi ha donato alla sua comunità ecclesiale il solenne libro liturgico per antonomasia, il Vangelo, per proclamare la Buona Novella agli uomini di buona volontà, esaltata dall’incomparabile bellezza artistica.

Le tavole degli artisti prima di essere rilegate in forma di volume sono state esposte dal 5 novembre in una mostra, che si concluderà l’11 dicembre, dal titolo:”La bellezza nella Parola: il nuovo Evangeliario Ambrosiano e capolavori antichi”, prima in Palazzo Reale, in Milano. Successivamente i bozzetti delle opere possono essere ammirati alla Galleria san Fedele, in via Hoepli e nella chiesa di san Raffaele, situata nell’omonima strada.

Gli artisti prescelti dalla commissione a cui è stato affidato l’incarico di ideare i bozzetti dell’eminente opera sono stati Nicola De Maria, Mimmo Paladino, esponenti di un movimento, denominato “Transavangaurdia”, sorto a partire dagli anni Settanta. Nel gruppo ristretto selezionato rientrano anche gli artisti emergenti Ettore Spalletti, Nicola Saporì, Nicola Villa e il fotografo Giovanni Chiaromonte.

Giova ricordare che sono presenti i nomi di Nicola De Maria e di Mimmo Paladino, originari del Sannio, nati rispettivamente in Foglianise il primo e il secondo in Paduli. Dalle aree interne della Campania, spesso marginali rispetto alla città metropolitana, sono emersi artisti d’eccellenza, che hanno conquistato fama nazionale ed internazionale, divenendo i protagonisti incontrastati di inediti linguaggi nella realtà in divenire e trasformata.

Nicola De Maria ha lasciato una traccia indelebile nella Chiesa Ambrosiana con i suoi simboli che spaziano nelle tavole per la ricercatezza dei colori e per l’intensità del timbro pittorico.

L’artista foglianesaro ha approfondito il contenuto dei testi biblici, si è confrontato con i critici, i teologi e liturgisti durante la stesura dei bozzetti.

Dalla sua incontenibile creatività come un fiume in piena ha realizzato le tavole riguardanti i Vangeli della Risurrezione e le letture vigilari, il Natale del Signore, in particolare le messe nella vigilia e nella notte. Egli ha illustrato l’ottava del Natale nella circoncisione e nella epifania del Figlio di Dio, la Domenica delle Palme.

De Maria, per l’anno A, ha raffigurato la Santissima Trinità, l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l’annunciazione e la visitazione della Madre di Gesù alla cugina Elisabetta. Per l’anno C, ha ideato la dedicazione del Duomo di Milano, la trasfigurazione del Signore ed effigiato l’immagine di San Carlo Borromeo.

L’Evangelairio viene rilegato con due copertine, l’originale è per le celebrazioni eucaristiche nel Duomo, di cui la prima adornata dalla stupefacente creazione di De Maria, mentre la seconda di Mimmo Paldino arricchisce le splendide copie, destinate alle 1107 parrocchie della diocesi in un volume più leggero.

Il cardinale Dionigi Tettamanzi motivando la realizzazione dell’Evangeliario sottolinea: “per la cultura e la spiritualità del nostro tempo, ho voluto che si esprimesse nella lingua delle donne e degli uomini di oggi. Ho preferito la strada della contemporaneità, nella piena fiducia che la cultura attuale e le sue modalità di comunicazione sono del tutto adatte a raccontare i testi biblici”.

NICOLA MASTROCINQUE

 

 

 

 

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