Identità e orgoglio: riscopriamo il nostro Sannio Cultura
L’entusiasmo e l’amore per la propria terra, ancorare una idea di crescita integrata del Sannio alla sua storia, proiettandola nel futuro: è stato per me davvero un piacere accompagnare il Console Enrico De Agostini nel Sannio Press Tour 2022. Una persona straordinaria, direi visionaria nelle strategie ma concreta nella realizzazione. Le sue riflessioni hanno più volte portato la mia mente alle letture su Adriano Olivetti, che nei suoi sogni vedeva “gente che collabora con altra gente per costruire una città diversa: una città dove non il denaro ma l’uomo è al centro di tutto. Una città dove non c’è più egoismo e ognuno fa il proprio dovere, di creare e agire. Una città futura, benedetta dalla Grazia”. È il Sannio che vogliamo.
Console De Agostini, per arrivare al giorno dell’inaugurazione della mostra archeologica Samnium und die Samniten, presso il Museo Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera, si è scelto di… partire dal territorio.
“Idealmente, i sanniti che durante la loro storia effettiva non lo hanno mai fatto, valicheranno le Alpi e, dall’11 maggio al 25 settembre, saranno presenti al museo Staatliche Antikensammlungen con una mostra che riunisce reperti provenienti da ben sette Musei italiani, oltre che dal British Museum di Londra. È una mostra che non si era mai tentata e che vuole essere un po’ il punto d’inizio di una promozione del territorio sannita e delle sue eccellenze, in Baviera ma in tutta la Germania. Speriamo sia la prima di una lunga serie. Abbiamo voluto dare inizio a questo percorso di avvicinamento con 5 giornalisti di altrettante prestigiose testate tedesche, che sono venuti nel Sannio - grazie ad una collaborazione con ENIT - a vedere cosa c’è di bello da scoprire. I turisti stranieri, specialmente i tedeschi, amano venire nel Sud Italia ma soprattutto sulla costa, e difficilmente si spingono nelle nostre aree interne. Devo dire che in questi quattro intensi giorni che sono stati qui hanno davvero scoperto un mondo: un mondo che persino molti italiani non conoscono, ma che è veramente ricchissimo di cose belle da vedere e da fare.
Un progetto nato dalla stretta collaborazione di diversi soggetti istituzionali.
Il progetto “Sannio e sanniti”, che parte con la mostra archeologica di Monaco, è un progetto di promozione integrata del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. Cosa significa? Che si integra la cultura con la promozione economica o di altro tipo: in questo caso turismo, enogastronomia, prodotti di nicchia e soprattutto paesaggio. Questo è un progetto che però, senza la collaborazione di altri soggetti istituzionali non avrebbe avuto inizio: è stato determinante, per esempio, il patrocinio della Regione Campania, nonché il suo finanziamento delle installazioni di realtà virtuale e realtà aumentata che faranno parte della mostra e poi naturalmente dei soggetti locali, cioè dei Comuni coinvolti che ci hanno accolto sempre in maniera molto cordiale, della Provincia di Benevento e di tutti i soggetti istituzionali.
Un progetto che cattura l’attenzione soprattutto degli attori privati.
Vi è stata una straordinaria partecipazione da parte dei privati, dagli operatori del turismo all’enogastronomia, che hanno contribuito a rendere questo viaggio dei giornalisti - che è un po’ “la prima tappa” del progetto - davvero indimenticabile per loro. In altre parole: alla mostra archeologica e alla cultura si abbina la promozione del territorio, passando per le istituzioni e per i soggetti privati. E qui è stato veramente determinante che si sia riusciti a superare i particolarismi, a fare davvero “rete” pubblico-privato. Una cosa che non succede molto spesso, ma che questa volta è successa e ha determinato, anche qui, il buon risultato della nostra iniziativa d’incoming.
È stato un tour ricco di storia ed arte, quello dei giornalisti tedeschi, che hanno potuto apprezzare anche come si realizza il croccantino di San Marco dei Cavoti, il prosciutto di Pietraroja, l’olio d’oliva nella valle del Tammaro, hanno visitato cantine storiche riunite intorno al Consorzio di tutela dei vini del Sannio, che sarà presente alla mostra il giorno dell'inaugurazione. È stata davvero una bella integrazione di bellezze enologiche, gastronomiche e non solo. Cresce la consapevolezza di dover “fare rete” per un territorio piccolo che deve comunque mantenere alta la qualità per accedere a mercati di eccellenza.
Non è importante fare rete, è fon-da-men-ta-le: senza non si arriva a fare massa critica, non si riesce a proporsi sui mercati esteri. E questo è uno degli obiettivi di questo progetto, perché ci sono tanti produttori piccoli, qui nel Sannio, che fanno dei prodotti eccezionali: dai formaggi che sono veramente splendidi ai prosciutti che abbiamo gustato a Pietraroja, dai croccantini al vino all'olio… il fantastico olio del Sannio. Sono tutti prodotti che hanno delle potenzialità enormi sui mercati esteri e che cercheremo di sviluppare qui a Monaco con l’aiuto della Camera di Commercio Italo-tedesca di Monaco e Stoccarda (Italcam).
Quale suggerimento si sente di dare?
Bisogna dare il messaggio giusto: non quantità, ma prodotti di alta qualità, di nicchia. Però il problema della nicchia è che poi non si ha abbastanza massa critica per proporsi, ecco che diventa importante che tutti partecipino a questo progetto, così come stanno facendo. Io sono stato favorevolmente impressionato dalla risposta che abbiamo avuto dai produttori locali, dagli operatori turistici ma da tutti coloro che sono accorsi al nostro ‘appello’ e hanno dato ai giornalisti una impressione di qualità e di grande ospitalità, che si unisce, naturalmente, alla… struggente bellezza del Sannio.
GIUSEPPE CHIUSOLO