Il Maestro Mazza ricorda il grande attore Cultura

Nella suggestiva cornice dello spazio antistante il Convento dei Cappuccini in Morcone, in Piazza Padre Pio, si è concluso il “Troisi Festival”. Sul palco allestito alle spalle della chiesa, si sono alternati i vincitori delle diverse categorie, comici e personaggi famosi. Le note dell’orchestra Renato Gattoni Quintet hanno allietato i presenti con brani jazz davvero pregevoli. Il premio Troisi è stato assegnato al celebre attore napoletano Patrizio Rispo. Nel corso della manifestazione ha rilasciato un’intervista il M° Gianni Mazza, ricordando il compianto Massimo sia dal versante artistico che da quello umano.

Un passaggio di testimone dalla terra vesuviana al Sannio. Il linguaggio dell’arte travalica i confini geografici. Perché il “Troisi Festival” continua ad essere un riferimento ineludibile per il cinema italiano?

Perché Troisi è stato unico è continuerà ad essere sempre unico ed è difficile che ci possa essere un altro, come non ci può essere un altro Totò. I grandi sono grandi sempre, purtroppo di Troisi abbiamo visto poco. Se ne andato via troppo presto, è un peccato, questo è il mondo.

Sullo schermo perché Troisi era il protagonista incontrastato ed inimitabile?

Troisi è stato un grande interprete, un grande attore, un grande autore. Lui è stato spontaneo forse questa è la sua forza, la sua spontaneità, la sua semplicità, la cosa che più accomuna un grande artista agli esseri umani, è quella cosa che sembra facile e facile non lo è.

Maestro Mazza ci descriva Massimo Troisi lontano dalle luci della ribalta?

Io l’ho visto in qualche momento particolare, mentre è venuto a qualche trasmissione di Indietro tutta, l’ho visto qualche volta quando siamo andati a casa sua insieme ad Enzo ed altri componenti. Eravamo diventati conoscenti non posso dire amici, perché l’ho frequentato poco. Era una cosa molto piacevole, era una persona che ci ha messo subito a suo agio. Abitavamo in Via dei Mille, era una persona tranquilla, organizzavamo serate insieme. C’erano pure le ragazze coccodè, a lui piacevano molto. Questa è una cosa che gli fa onore.

Quale importanza assume il “Festival Troisi” nella città di Morcone?

Intanto è una bellissima cosa perchè c’è la famiglia presente. Questo è molto bello, ogni anno si rinnova la memoria, di celebrare Massimo, di ricordare i suoi film.

NICOLA MASTROCINQUE

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