Il Teatro 35 e la rappresentazione scenica dei quadri di Caravaggio Cultura

Davvero straordinaria la perfomance di tre eccezionali attori della compagnia T35 nel mettere in scena “Per Grazia Ricevuta”, le Tableaux Vivants Dynamiques dell’opera di Caravaggio, nell’Auditorium Sant’Agostino di Benevento ad un tiro di sasso dall’Arco di Traiano.

Ad introdurre la serata è stata Maria Buonaguro Presidente Amici dell’Accademia S. Sofia. Ha preso poi la parola Marcella Parziale che ha ricordato il prossimo immancabile appuntamento, in cartellone al Sant’Agostino, previsto per venerdì 5 maggio alle ore 20.00 con il rinomato Quintetto di Fiati dei Berliner Philarmoniker. La direttrice artistica ha poi reso noto al pubblico che l’atteso concerto di Anna Tifu, per sabato 27 maggio, non avrà luogo per sopraggiunti motivi personali dell’artista. Il concerto non andrà cancellato, perché l’Accademia avrà l’onore di ospitare un altro importantissimo protagonista, anche lui giovane astro del violinismo internazionale. L’evento, sarà sostituito in cartellone, sabato 24 giugno 2023, dal concerto del grandissimo virtuoso solista violinista Giuseppe Gibboni, talento acclamato in tutto il mondo, che ha ottenuto premi e riconoscimenti ovunque. L’artista é stato insignito del Premio Paganini 2021. Gibboni è il quarto italiano nella storia del prestigioso concorso, che ha riportato il premio in Italia dopo 24 anni. Il violinista di chiara fama mondiale, la mattina del medesimo giorno, terrà anche una Masterclass presso il Conservatorio di Benevento. Come è consuetudine la rappresentazione è stata preceduta da un intervento dal titolo “A spasso con Ciro cento milioni di anni fa”, incentrato sul cucciolo di dinosauro più noto del mondo e ad alcune innovazioni tecnologiche, indispensabili all’approccio con una materia che appassiona soprattutto i più piccoli. A calamitare l’attenzione sono stati i due esperti, Ornella Amore, paleontologa e docente Unisannio e Romano Fistola, architetto, ricercatore e docente presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli.

Poi il via al Tableaux Vivants. Il corpo e suoi leggiadri e sincronici movimenti è la chiave di volta della rappresentazione: scarno ed essenziale l’apparato scenografico, costituito da morbidi drappeggi rossi, bianchi neri, lame, frutti ed odore d’incenso. Si muovono con grazia, ritmati dalle partiture di celebri compositori stranieri ed italiani, per dar vita con i muscoli tesi alle tele di Michelangelo Merisi (1571-1610), conosciuto universalmente con il nome di Caravaggio. Gli attori napoletani Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis, Antonella Parrella, nella città partenopea, da sempre crocevia culturale, di nuovi linguaggi innovativi hanno sperimentato da 20 anni la tecnica dei Tableaux Vivants, un’antica devozione antica del passato, contestualizzata in una dimensione spirituale, sperimentata e consolidata in appositi laboratori teatrali. Strabiliante per gli spettatori l’interpretazione inedita, singolare, piuttosto rara nella realtà provinciale e sannita, oltre il corpo anche la musica gioca un ruolo determinante. Non a caso il sottofondo musicale è stato quello di Tchaicovsky, Adagio Molto for Harp & String Quartet; Mozart, Requiem, Introitus - Requiem aeternam, Kyrie, Lacrimosa dies illa, Sequenz - Dies irae; Albinoni, Adagio in G Minor; e Sibelius, Valse Triste. Con maestria e senza mai uscire di scena con i drappi colorati gli attori hanno proposto le seguenti opere del Caravaggio in sequenza: Adorazione dei pastori (Natività, Madonna del parto), San Matteo e l’Angelo, Crocifissione di San Pietro, Martirio di Sant’Orsola (Sant’Orsola sconfitta dal tiranno, Martirio di una santa), Resurrezione di Lazzaro, Decollazione del Battista, Giuditta decapita Oloferne (Giuditta e Oloferne), Crocifissione di Sant’Andrea, San Giovanni Battista, Maddalena in Estasi, Salomé con la testa del Battista, Madonna di Loreto (Madonna dei Pellegrini), San Francesco in Estasi. Immancabile il Canestro di Frutta (Canestro, Cesto di frutta). Si conclude con il Ritratto di Caravaggio, di Ottavio Leoni. Si rivive la tela nella sua interezza, con i particolari caravaggeschi, con le luci e con le ombre, con le posizioni scelte dal grande pittore, studiate e ricercate con precisione dagli attori, che ha rivoluzionato il mondo dell’arte con i suoi pigmenti di colori. Nel programma di sala, inoltre, anche un QR code che inquadrato con il cellulare faceva apparire in tempo reale le opere originali del Caravaggio:

Gli spettatori hanno così osservato i segreti e la minuziosa complessità di ogni scena, corrispondente ad un capolavoro pittorico. L’immersione nella tela è stata possibile, perché inserita nel cartellone musicale ed artistico 2023, proposto da Accademia di Santa Sofia, in sinergia con Università degli Studi del Sannio ed il Conservatorio di Benevento, sotto la direzione artistica di Marcella Parziale e Filippo Zigante, nonché con la consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock.

Nicola Mastrocinque

nmastro5@gmail.com