Il prof. Amerigo Ciervo, docente di filosofia presso il Liceo Classico Pietro Giannone di Benevento, ha tenuto presso la sede dell’Auser, al Palazzo del Volontariato, una conferenza veramente avvincente. Il tema, di per sé affascinante, è stato: “La ricerca e la riproposta di musica etnico-popolare nel Sannio” che è riuscito a tenere alta l’attenzione di tutti i numerosi presenti.

Amerigo Ciervo ha esordito chiedendosi se abbia ancora un senso la ricerca e lo studio della musica popolare in una terra come il Sannio beneventano. Dopo una motivata risposta affermativa a tale quesito, si è soffermato ad analizzare il modo in cui oggi si studia e si fa ricerca sulla produzione etnico musicale .

Con una vena di amarezza il prof. Ciervo ha affermato che “il mare dell’etnico-musicologia è percorso solo da solitari navigatori che, con serietà, rigore e grande spirito di sacrificio ricercano la musica popolare del proprio territorio per metterla, poi, in relazione con altri mondi sonori, sì da coglierne analogie e differenze”. Mentre, invece, oggi è facile dare dei connotati popolari a quella musica che viene esibita in sagre estive da gruppi folkloristici, rigorosamente in costumi popolari “autentici” (leggi le “pacchianelle”, i “tamburelli” guarniti di fettucce colorate), accompagnata dal consumo di grandi quantità di prodotti tipici enogastronomici.

In uno studio da lui condotto nel 1976, insieme al fratello Marcello, con il quale ha costituito il noto gruppo musicale “I Musicalia”, il professore ha affermato che la vera musica popolare nel Sannio ha la sua culla nel mondo agricolo rurale e nei canti religiosi. A mò di esempio ha ricordato i canti del rito processionale dei “battenti” di Guardia Sanframondi, o alcuni canti della mietitura o quelli delle lavandaie nei lavatoi pubblici, nei secoli passati .

I numerosi interventi del pubblico, che ha seguito con vivo interesse le argomentazioni del conferenziere, hanno concluso la bella serata .

PINA PEDICINI