Per chi fa cultura solo mortificazioni Cultura
“Fare cultura a Benevento è un vero dramma e in certi momenti mi viene proprio la voglia di gridare VERGOGNA! all’indirizzo di tanti politici impegnati nelle istituzioni. E non fraccio distinzioni tra destra e sinistra…”
La signora che ci troviamo di fronte è Viliana Cancellieri, professoressa con la grande passione del teatro, e non solo perché è autrice di commedie, musical, comiche, parodie.
La incontriamo alla vigilia di una rappresentazione teatrale che si svolgerà a San Bartolomeo in Galdo il 29 settembre e che poi sarà anche riproposta a Benevento.
Un originale lavoro, fuori gli schemi tradizionali che tratta l’attualissimo tema dei Borboni di Napoli. “Al milite… ignaro” è il titolo dell’opera e si precisa ignaro e non ignoto come si potrebbe credere.
Viliana Cancellieri, che è molto nota in città è anche molto amata. Lo dimostra la folla enorme che ogni anno riempie il Teatro Massimo (pagando regolarmente il biglietto) in occasione della tradizionale rappresentazione di una commedia napoletana nel periodo prenatalizio.
E qui il discorso si farebbe lungo perché la nostra operatrice culturale negli anni è riuscita a coinvolgere tante di quelle persone, tutte provenienti dagli ambienti più disparati della città e... ne ha fatto degli attori che spesso nulla hanno da invidiare a quelli che questa professione la svolgono regolarmente.
“Venticinque anni fa - ci riferisce - abbiamo dato vita all’Associazione Umberto Ricciardi AURI (un biologo morto a 29 anni per incidente stradale) e grazie ai contributi che ciascun socio versa ogni mese, abbiamo preso in fitto un ampio locale alla periferia di Benevento dove si svolgono tutte le prove, ma anche si tengono lezioni e veri e propri corsi teatrali aperti a tutti.
E devo dire - aggiunge la nostra interlocutrice - sono davvero tanti i giovani che invece di trascorrere il loro tempo libero davanti ad un bar per tirare a fare tardi così in modo asettico, preferiscono stare con noi. Dalle ore 20,30 in poi facciamo dei corsi non a pagamento. Uno strumento davvero straordinario per fare cultura tra i giovani”.
Siete mai stati coinvolti nella Rassegna Città Spettacolo? E quanto ci viene di chiedere a questo punto.
La risposta: “Mai, mai e poi mai! Ci sono troppi intrighi di carattere politico. E poi su tutto domina un clientelismo sfacciato che è semplicemente disgustoso. Cose che non abbiamo riscontrato né a Roma, né a Napoli e neppure in Molise quando siamo approdati da quelle parti. Pensi che, in virtù di questa nostra trentennale esperienza nel mondo del teatro avevamo chiesto che ci fosse affidato in gestione il Teatro De Simone ma la nostra proposta non è stata neppure presa in considerazione”.
Fin qui il nostro colloquio con la professoressa Cancellieri alla quale - di fronte ad una denuncia così netta ed inappellabile - ci sentiamo di non dover dire altro se non un semplice “grazie” per tutto quello che, nonostante tutto, continua a fare per la cultura, i giovani e la nostra amata città.
GIOVANNI FUCCIO