Realtà Sannita ha presentato i suoi ultimi gioielli Cultura

Il libro cartaceo piace ancora ai giovani digitali, nell'epoca di internet, infatti, le pagine da sfogliare non passano di moda. I fans degli ebooks nel 2012 sono aumentati solo dell'1% e sebbene l'editoria sia in crisi (ma quale comparto oggi non lo è?) le speranze per i tradizionali scrigni del sapere da toccare con mano sono ancora rosee.

Questo il risultato, affatto scontato, della ricerca Censis sul valore di un bel libro, pienamente confermata - nel nostro piccolo - dall'esperienza che le Edizioni Realtà Sannita hanno vissuto per il quarto anno consecutivo durante il “Festival del Libro e dell'Informazione Locale”, svoltosi per tre giorni nel prestigioso chiostro di Santa Sofia e organizzato dall'Ept di Benevento in collaborazione con l'Ente provinciale e d'intesa con l’Assostampa sannita.

Una grafica accattivante, il fruscio delle pagine, l'odore della carta che sposa l'inchiostro, oltre ad appagare i sensi degli amanti della lettura, rappresentano un inossidabile evergreen.

Snelli, corposi, corredati di belle fotografie o disegni, con rilegature di pregio e copertine studiate ad hoc, i libri sfornati dalla nostra casa editrice - allegramente esposti in uno stand ecocompatibile ed ecosostenibile - hanno attirato curiosi, appassionati e specialisti del settore per la ricchezza dei titoli proposti e degli argomenti trattati.

Ma quanti sono i volumi editi da Realtà Sannita?

«Tantissimi, abbiamo perso il conto, sicuramente più di cento ed il primo fu quello scritto da me a da Giovanni Fuccio su 'I Sindaci di Benevento' (1989, ndr)», con queste parole Mario Pedicini, giornalista e saggista, ha introdotto e coordinato il convegno “Il Catalogo di Realtà Sannita”, ovvero l'incontro con gli autori che recentemente hanno pubblicato i loro testi sui quali è impresso il sigillo RS.

Partiamo dall'ultimo in ordine di tempo: “Le antiche chiese di Benevento” (Aprile 2013) di Lamberto Ingaldi, una trattazione ampia e articolata frutto di un lavoro certosino, fatto nel silenzio delle biblioteche, sorretto dalla consultazione di numerosi documenti, carte notarili, epigrafi araldiche, dediche commemorative, iscrizioni murarie e illustrazioni fotografiche.

«E' stato un modo - ha affermato Ingaldi - per portare a conoscenza dei più il ricco patrimonio ecclesiastico di Benevento. Nel 1300 ad esempio le chiese erano ben 94, molte crollarono sotto l'azione devastante dei frequenti terremoti e non tutte furono ricostruite, di esse però rimane almeno la memoria dell'ubicazione e del titolo. Nel 1700, poi, fiorirono tanti altri luoghi di culto, finemente decorati con lo stile dell'epoca. Attraverso le chiese - ha sottolineato l'autore - c'è la storia della nostra città, istituti che erano punti di riferimento, soprattutto in determinati momenti, spesso non facili. Questo libro è stato scritto per non dimenticare il passato, giacchè il futuro non si costruisce se non c'è la storia».

Di argomento completamente diverso “La condizione della donna nei secoli” (Dicembre 2012) di Giuseppe Panella.

Una raccolta di saggi in cui l'ex docente di Ragioneria ripercorre il lungo cammino della donna verso la sua liberazione non mancando di evidenziare i problemi ancora aperti e, tra questi, la violenza, quella specifica contro l'emisfero rosa che oggi più che mai si scopre come violenza contro la società intera.

«Pensavo di scrivere una biografia e invece mi sono accorto di aver narrato la storia del mio paese», così ha spiegato al folto pubblico accorso nella sala “Vergineo” del Museo del Sannio, Michele Selvaggio, autore di “Storia di Telese. Vita e opere di P. Eugenio Cattaneo un Vescovo tra '500 e '600” (Giugno 2012).

Nel libro si fondono, attraverso la figura di un religioso dell'Ordine dei Barnabiti, due mondi diversi e distanti: la Milano di San Carlo Borromeo e una Telese in piena decadenza ambientale e spirituale, in un periodo storico ricco di conflitti politici e religiosi, ma anche di fermenti innovativi che da poco aveva vissuto la spaccatura della Riforma luterana e il tentativo di riforma del Concilio tridentino.

Veterano della scuderia di Realtà Sannita, Clemente Cassese, scrittore di libri di narrativa a sfondo beneventano, oltre che collaboratore attivo del quindicinale, con I racconti della cantina” (Marzo 2012) ha deliziato l'uditorio.

Di cantine, inutile dirlo, oramai in città non ce ne sono più, il centro storico ne era davvero ben fornito e le ultimissime hanno resistito fino ai primi anni Sessanta del Novecento, per poi cedere definitivamente il passo alla modernità.

Uno spaccato di vita godereccio e popolare che Cassese ha voluto tramandare a quanti non lo hanno vissuto.

Ha annunciato, infine, l'argomento del prossimo libro a cui sta lavorando Giovanni Errico, autore de “Lo splendore del Medioevo” (Ottobre 2011), «Tratterò di Michele Pezza, brigante detto fra' diavolo».

Nei prossimi mesi, diverse sono le novità editoriali che attendono i cultori della lettura... continuate a seguirci!

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it

Nella foto in alto gli autori di Realtà Sannita, in basso le foto di tutti gli stands ed alcune immagini salienti della tre giorni al Museo del Sannio

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